Per l’Unione di Comuni un futuro tutto da disegnare

Si chiude dopo 30 mesi la presidenza di Riccardo Ballerini

Riccardo Ballerini, sindaco di Casola e presidente uscente dell'Unione di Comuni
Riccardo Ballerini, sindaco di Casola e presidente uscente dell’Unione di Comuni

Si è chiuso dopo 30 mesi, come previsto, il mandato del sindaco di Casola, Riccardo Ballerini, alla guida dell’Unione di Comuni Montana Lunigiana. La presidenza è stata ora assunta dal sindaco di Aulla, Roberto Valettini, in quanto primo cittadino del comune più popoloso all’interno dell’ente comprensoriale; lo stesso resterà in carica fino a quando l’assemblea dei sindaci non eleggerà un nuovo presidente. È quindi l’occasione per fare il punto su quanto accaduto in questi trenta mesi in cui il sindaco di Casola ha dovuto prendere in mano un ente molto depotenziato rispetto a quella che era la vecchia Comunità Montana. Una riorganizzazione non facile (anche se in parte già portata avanti dal suo predecessore, Cesare Leri) ed una partenza subito in salita per Ballerini che fu eletto a sorpresa in quota centrodestra approfittando di una spaccatura nel Pd (che avrebbe avuto i numeri per eleggere un suo rappresentante) determinata da una lotta scaturita dall’esito delle allora recenti elezioni regionali con il frazionamento in casa democratica tra il consigliere uscente Loris Rossetti e il “renziano” Giacomo Bugliani. La difficoltà principale contro cui si è trovato di fronte Ballerini è stata quello di riuscire a pensare in termini comprensoriali: “Quando ci ritroviamo tutti e tredici i sindaci insieme parliamo dell’importanza di valorizzare la Lunigiana ed andare oltre i campanilismi. Però, io per primo, (l’ho superato solo in questi mesi alla guida dell’Unione) – ammette con onestà Ballerini – quando torniamo nei nostri municipi pensiamo per prima cosa alla difesa dell’interesse dei nostri territori”.

Alcuni vigili urbani in servizio. La funzione associativa lunigianese è crollata dopo l'uscita del Comune di Aulla
Alcuni vigili urbani in servizio. La funzione associativa lunigianese è crollata dopo l’uscita del Comune di Aulla

In quest’ottica si legge l’evidente fallimento della funzione associata dei Vigili Urbani. Un esperimento che ha dato anche risultati positivi ma che è stato pian piano abbandonato soprattutto dai “grandi” comuni che ne dovevano rappresentare la spina dorsale. In particolare a far crollare il castello è stata la scelta di uscire dal servizio da parte del Comune di Aulla, primo gennaio 2015, operazione portata in porto dal sindaco Silvia Magnani e che in pratica ha segnato la fine del progetto, anche se poi il servizio è continuato (e sta continuando) per inerzia. A quel punto si sono aperti i cancelli: Fivizzano è stata la prima ad accodarsi a tale scelta, seguita poi da Zeri e da Bagnone. Mentre Villafranca, Licciana Nardi e Tresana stanno studiando l’ipotesi di realizzare un mini comprensorio di Polizia Municipale limitato ai tre Comuni. Un duro colpo perché, come spiega il presidente Ballerini, “con la scelta di Aulla di uscire dalla funzione associata l’Unione non aveva più diritto a ricevere i fondi regionali” in quanto il servizio non veniva più riconosciuto in base alla normativa regionale che prevede un numero minimo di quattro funzioni gestite dall’ente per poter accedere ai finanziamenti. Il presidente calcola che l’ente ha perso per questo circa 900 mila euro.

La raccolta Porta a Porta gestita dall'unione ha portato la raccolta differenziata ad altissime percentuali
La raccolta Porta a Porta gestita dall’unione ha portato la raccolta differenziata ad altissime percentuali

Un ulteriore colpo all’Unione è arrivato nel 2016, quando Firenze decise di dare vita ai consorzi di bonifica, “togliendo all’Unione di Comuni altri dipendenti, funzionari e dirigenti”. Per fortuna, nel giugno 2017, l’Unione ha riavuto due funzioni che “hanno permesso, già lo scorso anno, di riavere una parte di quei fondi: circa 250 mila euro”. In particolare l’ente sta cercando di aggiornare i piani regolatori dei comuni, spiega Ballerini, “mettendoli assieme con un coordinamento unico. Questo ci ha permesso di svolgere varie funzioni associate, che però stanno venendo meno” Tra i risultati il riconoscimento del distretto turistico e il progetto per le aree interne, che prevede interventi su trasporti, sanità, scuole e turismo, nelle zone più disagiate. E poi, forse il fiore all’occhiello dell’ente, la raccolta dei rifiuti con il metodo “porta a porta”, che ha fatto schizzare tutti i comuni lunigianesi sopra il 60% di raccolta differenziata. Intanto, inevitabilmente, la politica si sta muovendo per il “dopo Ballerini” con tre sindaci di centrodestra, Filippo Bellesi di Villafranca, Pierluigi Belli di Licciana e Matteo Mastrini di Tresana che avvertono il PD: “non siamo disposti ad accettare nessuna imposizione e non voteremo nessun presidente imposto dal PD” (r.s.)