
Niente da fare per gli azzurri, con l’organico al limite e di fronte ad una Tobbianese solida e determinata, con la quale la forza fisica ha fatto la differenza. Finale da incubo per gli aullesi che si fanno rimontare due reti negli ultimi dieci minuti. Seconda al solito ricca di sorprese, con il Monti che si fa beffare nel finale, mentre vincono FilVilla e Monzone, e Filattierese e Fivizzanese vanno a punti fuori casa. Botto d’inizio anno per l’Atl. Podenzana che infligge la prima sconfitta allo Sporting Pietrasanta e riduce lo svantaggio assieme al Mulazzo.

Comincia il nuovo anno e finisce il girone di andata per Promozione, Prima e Seconda, quindi, non certo per caso, si presenta l’occasione giusta per guardare ai fatti e tirare le somme su quanto accaduto fino ad oggi. Obiettivamente, non possiamo esimerci dal dire che ci aspettavamo molto di meglio, o almeno di più concreto, e che certo alcune situazioni, in base alle attese, avrebbero dovuto essere di tutt’altra natura. Inutile nascondere che ci riferiamo alla Pontremolese che, dopo la rivoluzione societaria, era data come una delle naturali favorite del girone A della Promozione, visto che incombono appuntamenti storici che diventerebbe comunque difficile disattendere, qualunque fosse la collocazione, e che l’immaginario collettivo aveva la presunzione di sognare che potessero portare a qualcosa di importante. Non neghiamoci, infatti, che l’ipotesi di vedere la Pontremolese in Eccellenza per i cento anni di attività, specie dopo che aveva recuperato il suo nome storico, un suo qualche fascino l’aveva. Quindi, restiamo al presente (che è meglio), per dire che la ventilata rincorsa al centro classifica, nell’ipotesi di gestire una salvezza rassicurante, sono svaniti assieme alle baldorie natalizie, perché alla prima occasione c’è stato il ritorno alla realtà, pesante e ineludibile, dovuto per molta parte alle troppe assenze, motivate o meno, ma anche ad una debolezza sostanziale del gruppo che con la Tobbianese è emersa in maniera addirittura preoccupante. Se poi la uniamo ad una qualche eccessiva presunzione, atta a valorizzare le già evidenti qualità degli avversari allora il passo verso l’harakiri è consequenziale, e così è stato. In concreto, ancora una volta gli avversari non erano mostri di qualità, ma noi, anche per i nostri limiti fisici, li abbiamo fatti apparire dei supereroi, tanto che, alla fine, speriamo ci diano il premio della bontà. In realtà, questa Pontremolese, per quanto leggermente più guardabile, resta una squadretta di poco peso, senza che riescano ad emergere quelle qualità che qualcuno dice ci siano, ma che in troppi faticano a vedere, primi fra tutti i risultati. Allora, guardiamo avanti. Sedici punti al giro di boa non sono solo pochi, ma sanno di play out con rischio. Certo il panorama non è del tutto preoccupante perché i margini per il recupero sembrano esserci tutti. Ma se i ritmi del ritorno saranno quelli dell’andata, inutile illudersi, semmai sperare di restare almeno legati alla lotteria finale per la salvezza, anche se di solito ben poco ci giova.

Unico vero momento di conforto del panorama resta il Serricciolo che, per lo meno, si guadagna il titolo di campione d’inverno della Prima, seppure in affollata coabitazione. Un vero peccato perché i gialloblu avevano tenuto il campo per quasi ottanta minuti e sembravano potere gestire il doppio vantaggio senza eccessivi problemi, tanto più che nulla lasciava intravedere che potesse succedere nel finale quello che invece è successo. La botta incredibile, che fa buttare al vento due punti che valevano oro, resta l’esempio più lampante che ad ogni livello non è possibile calare la concentrazione perché gli scherzi sono sempre dietro l’angolo e quando si crede di avere raggiunto il traguardo qualcuno ti sposta la linea d’arrivo e così vieni fregato. In sostanza, il bottino non è rassicurante, specie se si hanno degli obiettivi importanti. Noi crediamo che il primo traguardo sia quello dei quaranta punti che, su questi livelli di gioco, non è proprio lontano. Però, visto che la squadra c’è ed i numeri pure, provarci non sarebbe male, anche per rialzare il morale del nostro calcio che al momento è piuttosto basso. Che è come dire parlare di Seconda, dove una volta di più succede proprio quello che non ti aspetti. Intanto, il Monti che riesce ad andare in vantaggio a Ricortola a un quarto d’ora dalla fine e poi a farsi sorpassare negli ultimi cinque minuti effettivi, vanificando così la rincorsa verso la zona calda che, al momento, vede le nostre totalmente fuori. Di contro, tornano a mettersi in luce FilVilla e Monzone, comunque contro avversari abbordabili e quindi da battere a tutti i costi, pena un’immagine da rimettere in discussione. Si salvano anche la Filattierese che riesce a pareggiare in casa del Migliarino, per una divisione di punti che non serve a nessuna delle due, ma solo a muovere la classifica in attesa di tempi migliori; e la Fivizzanese che riesce ad uscire indenne da un confronto quasi epico con la terza della classe, il Corsanico che, prima va sotto, poi rifila tre reti agli ospiti, ma nel finale paga lo sforzo e permette ai medicei di rimontare. Un segnale importante per la squadra di Bertoli che torna a candidarsi per un posto al sole, da conquistare nel ritorno. Cosa non impossibile visto che al giro di boa il quadro è estremamente fluido, perché esclusa probabilmente la Torrelaghese, che sembra ormai avere trovato gli equilibri giusti e, se proprio esageriamo, l’Atl. Carrara, i tre posti play off residui restano ancora appannaggio di un gruppo davvero numeroso di squadre e niente vieta che almeno due delle nostre riescano a trovare i ritmi giusti per entrare nel lotto. Troppa grazia? Non crediamo, perché se con la primavera qualcuno prova a cercare un po’ di continuità, per quanto si è visto fin ora non dovrebbe essere difficile emergere, considerando che un’analisi attenta dei diversi riscontri dice che, oltre la Torrelaghese, che ha avuto anche lei i suoi guai, le altre tutte restano alla portata e per ora vere differenze di qualità non si sono proprio viste. Tutto quindi si gioca sulla volontà e sugli obiettivi effettivi che ognuno nel proprio contesto sta coltivando. Lo scoop d’inizio anno, alla fine, viene proprio dalla cenerentola della situazione, quella Terza che da tempo stiamo dando per chiusa, almeno per quanto riguarda il discorso campionato, limitando le nostre attenzioni ai posti in gioco per i play off. Invece, ad un solo turno dal giro fatidico di boa, eccoti servito il piatto che non ti aspettavi e che, in qualche modo, ma solo in qualche, sembra poter riaprire tutti i discorsi, proprio perché ha lasciato capire che nessuno è imbattibile. Il merito è dell’Atl. Podenzana che, memore dei propri trascorsi, ha battuto con merito lo Sporting Pietrasanta dopo una bella battaglia in cui le due formazioni si sono confrontate senza infingimenti e alla fine il reparto difensivo dei malaspiniani ha avuto la meglio sulla macchina da gol versiliese che ha dovuto calare le armi. L’impressione di una qualche disparità di valori è rimasta, magari non così evidente tra le due in campo, ma certo macroscopica rispetto al resto, escluso il solo Mulazzo che, in effetti, ha fatto il suo battendo la Spartak Apuane e restando ad inseguire insieme ai cugini a sole quattro lunghezze, come dire un nonnulla se una delle due arriverà a credere che l’impresa sia possibile.
Luciano Bertocchi
