
Concerto dei cori “Santa Pazienza” e “Ana – Monte Sillara”

Il culto di Santa Cecilia, in onore della quale, nel quinto secolo, venne costruita a Roma una basilica, si diffuse ovunque a motivo della sua Passio. In essa Cecilia è esaltata come modello perfetto di donna cristiana che, per amore di Cristo, subì il martirio. Data in sposa a Valeriano, nel giorno delle nozze, mentre gli organi diffondevano le loro note, ella cantava nel suo cuore solo per il Signore. Da qui il patrocinio di Cecilia sulla musica. Per onorare la loro patrona, i cori “Santa Pazienza” e “Ana – Monte Sillara”, sabato 18 novembre, hanno offerto un concerto nella prepositurale di San Nicolò a Bagnone. Tutti i coristi si sono distinti per le spiccate doti di versatilità, virtuosismo e raffinatezza espressiva, doti che consentono loro di spaziare, con duttilità, in un vasto repertorio. Il Coro “Santa Pazienza”, diretto dai maestri Michele Boggio e Ivano Poli, ha eseguito brani sacri, in alcuni casi accompagnati da strumentisti, capaci di suscitare forti riflessioni nella convinzione che, come asseriva Sant’Agostino, cantare con la voce e il cuore, è pregare due volte. Il Coro “Ana Monte Sillara”, diretto dal maestro Ivano Poli, presidente Ivano Duri, non ha certo bisogno di presentazioni in quanto vanta un curriculum di tutto rispetto, zeppo di successi ed affermazioni. Fra i brani eseguiti: “Ave Maria” di Beppe De Marzi, “Ninna Nanna” di Dionisi e un anticipo rispetto al calendario con il pezzo di Buggiani “Vento di Natale”. La bella serata, nella cornice di applausi scroscianti, si è conclusa con l’esibizione dei due cori congiunti del sempre commovente “Signore delle cime”. Che ha permesso a ciascuno dei presenti di ricordare, in silenzio, gli amici passati a miglior vita che aumentano di anno in anno. Il sindaco Carletto Marconi, accompagnato dal consigliere Matteo Marginesi, ha portato il saluto della comunità sottolineando l’importanza dei cori e delle associazioni di volontariato, valore aggiunto per il territorio e sinonimo di cultura. La Filarmonica “Santa Cecilia” ha, invece, animato la S. Messa delle 11 di domenica 19. Un gruppo, come ha detto il parroco, don Marco Giuntini, ben amalgamato, sempre disponibile per le feste religiose e civili. La Banda è espressione di unione, di servizio, di amicizia e di gioia: valori da calare nella quotidianità per vivere serenamente il dono della vita. Ivana Fornesi