
Conquista la bontà della farina di castagne

Si è svolta nell’albergo-ristorante di Paolo Giannarelli, al valico del Cerreto, nel Comune di Fivizzano, la seconda edizione di “Dolce & Farina”, che ha raggruppato i maggiori produttori di farina di castagne del crinale appenninico tosco–emiliano, in collaborazione con il Parco Nazionale dell’Appennino. Negli interventi è stata sottolineata la ripresa della raccolta delle castagne. Sulla Guida dell’Italia rurale del 1932, nella nostra provincia, il 60% della popolazione si dedicava all’agricoltura. Si producevano circa 90 mila quintali di castagne e 60 mila di grano.

Allora la farina dolce era considerata il cibo dei poveri, mentre quella di grano rallegrava le tavole dei signori. Oggi le parti si sono rovesciate. Pensiamo al prezzo della farina dolce – dai 10 ai 12 euro al chilo, mentre quella di grano costa meno di 1 euro. Bisogna, però, pensare al lavoro necessario per la pulitura del castagneto e alla fatica richiesta dal raccolto. All’evento hanno partecipato 21 aziende: 8 della Lunigiana, le restanti delle province di Lucca, Parma e Reggio Emilia. Erano presenti il presidente del Parco, Fausto Giovanelli, affiancato dal direttore Vignali e dal sindaco di Fivizzano, Paolo Grassi, i quali hanno ricordato che, da un paio d’anni, è cresciuto l’interesse dei giovani nei confronti del mondo rurale. Un segnale che lascia ben sperare per l’economia del nostro territorio. i.f.