

Il cambio di allenatore sembra avere giovato agli azzurri, parsi ai più molto decisi e vogliosi del riscatto ma, nonostante gli sforzi, dalla trasferta di Calenzano non è venuto nulla. Gli aullesi, più che mai in palla, restano soli in vetta per l’imprevisto cedimento del Tirrenia. Seconda sempre imponderabile, con la Fivizzanese che sfiora il successo con il Lido di Camaiore, ma resta in corsa, mentre il FilVilla fa suo il derby con Monzone e Monti e Filattierese cedono di misura in trasferta. Classifica sempre corta, ma le nostre arrancano. Per la Terza, solita solfa con il Pietrasanta che macina vittorie, mentre le nostre rallentano.

giornata con la vittoria
contro il Monzone.
Neppure il cambio di allenatore è bastato alla Pontremolese per provare a rompere il cerchio perverso entro il quale sembra essere caduta e che porta a proporre un quadro al limite della disperazione, a dire che i margini per il riscatto ci sono di certo, ma ad ogni passaggio la strada della rinascita si fa sempre più complicata. Un vero peccato, però, perché la trasferta di Calenzano, a parte il risultato, ha segnato almeno in apparenza una svolta importante. Il campo, infatti, ha proposto una Pontremolese meno floscia, determinata a fare risultato, comunque alla ricerca di quel guizzo che potesse fare la differenza rispetto al passato recente, per riaprire speranze che lentamente stavano tracollando. Il momentaneo svantaggio, maturato più per sfortuna che non per effettivo merito dei padroni di casa, non ha tolto le forze agli azzurri che si sono buttati all’arrembaggio alla ricerca del pari che sarebbe anche venuto se il direttore di gara non avesse aperto una parentesi nebulosa sulla sua direzione prima dando e poi negando un rigore, quindi inveendo sugli ospiti quasi gli avesse “in gran dispitto”, come diceva padre Dante. Quindi, dal possibile pari il 2 a 0 e un clima che portava non solo ad un’espulsione pesante, ma anche a una serie incredibile di ammonizioni che peseranno sul futuro, cosa oltremodo preoccupante, vista la situazione. Di certo, avanza che la classifica non si è mossa e che ad un terzo del torneo i punti incamerati parlano di retrocessione o almeno di play out certificati perché con meno di un punto a partita non si va da nessuna parte. Riteniamo, però, che sia giusto ripartire proprio da Calenzano e da quanto dal campo fiorentino è stato possibile dedurre dopo il cambio della guardia. Se le cose stanno così, avrebbe detto Endrigo, c’è da credere che il prossimo confronto interno dovrebbe riservare qualche bella sorpresa, soprattutto la possibilità che finalmente torni quella vittoria che, al di là dei tre punti, potrebbe riportare un po’ di ottimismo in casa azzurra, ospite quest’ultimo da troppo tempo ormai lontano. Qualcuno potrebbe dire che dobbiamo crederci, noi azzardiamo a dire che ci crediamo senza appello e che anzi siamo convinti che proprio domenica segneremo un punto a favore di una rinascita che sulla carta ci sta tutta e che dovrebbe farsi volano per aprire una stagione nuova, specie se qualcuno metterà mano al portafogli per sanare le ferite fin troppo note e fin ora causa evidente dei tanti problemi che sono emersi negli ultimi mesi.
Inutile dire che le cose in casa Serricciolo invece vanno in tutt’altra maniera. La squadra di Andreazzoli sembra non dare cenni di resa, anzi continua a macinare gioco nessuno come forse si aspettava e si prende anche lo sfizio di sprecare oltre il dovuto, grazie a una sicurezza nei propri mezzi che sfiora il disarmante. La prova data contro la Giovanile Sextum ha avuto del paradossale e il bottino finale è solo una larvata parvenza di quella che poteva essere la situazione reale se le cose fossero andate tutte per il verso giusto. Se poi arrivi a prendere atto che il Tirrenia si è preso lo sfizio di farsi beffare dai Diavoli di Gorfigliano segnando il passo nel modo meno atteso, soprattutto dopo avere dominato la partita, allora ti chiedi cosa potrà avanzare di questo torneo se le cose continueranno ad andare in questo modo. Il torneo però è ancora lungo e il passato insegna che i momenti di pausa vengono per tutti. La passata stagione è stata esemplificativa e dalle parti di Serricciolo certo non se lo sono scordato. Quindi, piedi per terra e occhi al futuro, ma senza montarsi troppo la testa, anche se con il bottino messo nel carniere dopo dieci giornate si può quasi tirare il fiato e pensare che almeno il discorso salvezza è già impostato. Andando alla Seconda non smettiamo di continuare a dire che la Seconda resta il momento meno prevedibile di tutto il panorama. Anche questa settimana, in effetti, ti potevi aspettare tutt’altro, invece, almeno tre risultati su quattro sono andati come proprio non ci si poteva attendere. Intanto la Fivizzanese che, impegnata contro un ostico Lido di Camaiore, tiene in mano il pallino della partita dopo una bella rimonta, ma si fa riagguantare in pieno recupero e vedere così la vetta allontanarsi sempre di più. Certo l’avversario era tosto, ma buttare due punti in questa maniera potrebbe essere causa di rimpianti nel futuro prossimo. Va bene, in sostanza, al solo FilVilla che, non senza fatica in forza di una doppia rimonta, riesce a freddare un buon Monzone e si rimette in corsa per il primato. Mettere le mani sul fuoco per la squadra di Albareni, però, sarebbe da folli perché, il vezzo di smentirsi non lo ha certo perduto e quindi niente vieta che la prossima volta segni il passo e smentisca quanto di buono fatto in questo derby infuocato. è andata male, invece, alle altre. Intanto il Monti che, dopo il vantaggio iniziale, ha subito la sfuriata del Forte dei Marmi che gli ha rifilato ben quattro reti. Così, quando ha provato a reagire era ormai troppo tardi, anzi ha creato tutti i motivi per potere recriminare sulle proprie ingenuità. Discorso che vale anche per la Filattierese che, dopo avere cercato di controllare la partita fino a sfiorare il vantaggio, ha lasciato troppo spazio al non eccelso Fortis Camaiore che nella ripresa ha trovato il vantaggio e poi è riuscito a controllare senza grossi patemi la prevedibile reazione degli ospiti che, però, non ci hanno creduto davvero e tornano così nel mucchio delle inseguitrici a leccarsi le ferite. Insomma alla prima conta dobbiamo prendere atto che le nostre, pur cercando di giocare un ruolo importante nel torneo, non riescono ad uscire allo scoperto neppure nella presa d’atto che le avversarie più quotate soffrono in modo altrettanto evidente. Il quadro certo non è deprimente, però prima della pausa natalizia vorremmo avere almeno una qualche certezza. Quanto alla Terza il rischio è di ripetersi. Se novità però è venuta, non riguarda certo lo Sporting Pietrasanta che, pur senza la solita sicumera, si fa beffe anche del Fosdinovo e viaggia a punteggio pieno. Ad arrancare sono le nostre, soprattutto le avversarie più accreditate, ovvero Mulazzo e Atl. Podenzana che, impegnate nel derby nostrano, hanno almeno il buon senso di non danneggiarsi e chiudono sul pari, permettendo però all’incomodo versiliese di aumentare ancora il suo vantaggio che resta colmabile, ma solo se qualcuno si proverà a fermarne la corsa. Per il resto, bene il Barbarasco che fa suo il derby con una Palleronese, sempre più in ombra, mentre l’OM Pontremoli si toglie la soddisfazione di mettere sulle spine il Paradiso imponendogli prima di rimontare per ben due volte, poi, superato, chiudere con il colpo gobbo nel finale che vale un punto d’oro solo per il morale, soprattutto perché, sabato prossimo, ospiterà la capolista e potrebbe essere l’occasione per dare il colpo di coda atteso che riapra il campionato.
Luciano Bertocchi