
Gli azzurri partono alla grande e chiudono il primo tempo con tre gol di vantaggio. Poi nella ripresa si siedono e rischiano di essere rimontati. Il Serricciolo non va oltre il pari con il Marginone ma resta in vetta. Pari anche per la Fivizzanese in trasferta, ma il Lido di Camaiore crolla con la Torrelaghese e in testa si forma una nuova coppia. Bene FilVilla e Filattierese, mentre il Monzone rallenta ed il Monti arranca. Partita la Terza con il solo Mulazzo a punteggio pieno, ma le altre si difendono quasi tutte.
Meno male che, alla fine, sono venuti i tre punti e che, quindi, ma certo, gli ultimi venti minuti della partita con il Luco sono stati tra i più sofferti nella non più breve storia della Pontremolese e, in molte occasioni, si è temuto che il castellone costruito con tanta pazienza potesse crollare. Questa la sintesi della partita di domenica, i cui antefatti dicevano della necessità per gli azzurri di piazzare l’acuto giusto per non crollare, con tanto di intervento della Società e di riflessione preventiva per non distruggere il gioiello prima ancora che fosse costruito. Occorre dire che, per quarantacinque minuti l’effetto ramanzina ha funzionato a dovere perché la pattuglia di Plicanti è riuscita a dare il meglio di sé andando a segno addirittura tre volte, come dire discorso chiuso e ne riparliamo la prossima volta. Piissima illusione, perché i problemi di questa Pontremolese non si risolvono certo facendo bene solo il primo tempo, tra l’altro di fronte ad una delle matricole del torneo. Palla al centro per la seconda frazione e sembra di assistere ad un altro incontro perché gli ospiti, consapevoli di non avere nulla da perdere, sono partiti in quarta e, dopo un quarto d’ora, avevano ridotto al minimo le distanze. Provate voi ad immaginare cosa sono stati gli ultimi 22 minuti più cinque di recupero per la tifoseria azzurra fino a poco tempo prima gongolante. Vi risparmiamo il racconto per dirvi che il Luco è andato vicino al pareggio più di quanto una mente perversa possa pensare e il fischio finale non è stato la fine di un incubo, ma l’inizio di una riflessione sulla quale sarà necessario passare un po’ di tempo, per capire come possa una squadra subire una metamorfosi così impressionante, soprattutto in difesa. Guardiamo avanti, dirà qualcuno, perché i tre punti sono venuti e di certo faranno morale quel tanto che potrà servire per offrire una nuova prestazione importante già domenica prossima visto che ospitiamo un’altra delle matricole d’occasione.
Guardando altrove, il Serricciolo segna un attimo di pausa, purtroppo in casa, nei fatti immeritato, nella sostanza necessario perché decretato dal campo. Di certo, i ragazzi di Andreazzoli hanno fatto tutto il possibile per tenere il passo del primato e, solo per demerito altrui, restano in vetta, seppure in coabitazione, a dire che le intenzioni vanno ben oltre gli incidenti di percorso e che bisogna continuare con la medesima convinzione, soprattutto in questa fase nella quale si creano i presupposti per impostare un campionato in tutta sicurezza e con le premesse logiche per azzardare qualche presunzione ipotizzabile. Passando alla Seconda la Fivizzanese esce indenne dal campo del Quiesa, tutt’altra cosa rispetto a quanto ricavabile dalla classifica, per un punto che porta al primo risultato parziale, ma conserva anche a quella imbattibilità che permette di tenere la vetta. In coabitizione con la Torrelaghese che nello scontro clou di giornata mette al tappeto il Lido di Camaiore. Restando in casa nostra, quanto successo tra le più ambiziose viene a dirci che le cose restano ancora da leggere perché dopo quattro giornate la fila si è fatta sì lunga, ma le distanze restano minime, e basta un sussulto per cambiare le carte in tavola. Così stanno sul chi vive il FilVilla che fa suo il delicato confronto interno con un Fortis Camaiore che è ben altro di quello ipotizzato ed ha fatto soffrire i gialloneri ben più del necessario per fare i tre punti. Ipotesi di rilancio, sebbene tutte da riverificare, per la Filattierese che si è permessa di andare a vincere in rimonta in casa dell’Unione Montignoso, come dire, una delle clienti più noiose dell’intero panorama, anche se nei numeri non pare. Rallenta, invece, il Monzone, dopo due vittorie eclatanti, e si poteva pretendere di più, anche se il Ricortola è da sempre cliente da prendere con le molle e, alla fine, un punto può risultate prezioso, anche se la vittoria poteva indurre a sognare. Non tornano i conti al Monti che rientra da Corsanico con un niente di fatto, anche se la faccia almeno l’ha salvata. Ma, fin ora, i liccianesi possono solo piangere sul latte versato perché in un pacchetto ben risicato di minuti hanno buttato a mare una barca di punti che avrebbero permesso di guardare il panorama da ben altra posizione. Nel frattempo ha preso il via anche il torneo di Terza dove ci presentiamo con una pattuglia agguerrita a fare da contraltare all’altrettanto fornita rappresentanza di Costa. Prendiamo atto che siamo usciti dalla prima di stagione abbastanza bene, con il Mulazzo subito a segno e le altre in grado di proporsi con intenzioni bellicose, ad esclusione dell’OM Pontremoli che paga pegno a Montignoso, ma ci può anche stare.
Luciano Bertocchi