
Ciclismo. Chiusa la 42a edizione dell’importante gara a tappe juniores

Andrea Innocenti, 18enne, pratese di Carmignano, passista con ottime prestazioni anche in pista: è lui il vincitore del 42° Giro della Lunigiana juniores. La corsa universalmente riconosciuta come la più importante gara a tappe del mondo per i 17-18enni torna ad essere vinta da un toscano a soli due anni dal trionfo di Daniele Savini. Nella prima tappa, dedicata alle ruote veloci, era stato Lorenzo Giopp (rappresentativa veneta) a vincere la volata sul lungomare della Partaccia a Marina di Massa. Ma a decidere l’esito della corsa è stata la consueta “tappa regina” di Fosdinovo, la seconda della corsa. Partiti da Sarzana, i corridori sono saliti sino a Villafranca per affrontare tre impegnativi giri di Monti di Licciana, con l’ascesa di Amola e un percorso vallonato reso più duro dal vento e da scrosci di pioggia. I continui tentativi di allungo e una caduta assai numerosa non hanno impedito al gruppo di arrivare pressochè compatto a Caniparola, ai piedi della salita di 6 km che porta sotto al castello malaspiniano. Sulle prime rampe è scattato il tedesco Heinschke, con un’azione di forza che lo ha portato ad accumulare fino a 20 secondi di vantaggio sugli inseguitori. Raggiunto solo a 400 metri dal traguardo, Innocenti lo ha battuto in volata. Partiti per la terza tappa con lo stesso tempo, il tedesco e l’italiano sono arrivati sul traguardo di Casano (dopo due scalate a Ortonovo) nel gruppetto dei migliori, regolato dal trentino Marini sotto gli occhi del coordinatore delle squadre nazionali Davide Cassani; Innocenti alla fine ha prevalso per i migliori piazzamenti. A fare loro compagnia sul podio finale il veneto Fabio Mazzucco.

Si chiude quindi il sipario su una corsa che ha confermato il suo successo sia sotto il profilo tecnico che quello di pubblico, come testimonia ad esempio la folla di appassionati nei punti più panoramici dell’ascesa di Fosdinovo. Più problematico l’aspetto dell’attenzione di sponsor e istituzioni locali per una corsa vetrina del territorio: nonostante la partecipazione di ben 9 nazionali, oltre alle 16 selezioni regionali e alle squadre di casa – Casano e rappresentativa di Massa Carrara – solo il contributo del Ministero dello Sport ha scongiurato la riduzione della competizione da tre a due tappe. Messi alle spalle gli anni più neri, quelli che portarono a non disputare l’edizione 2014, sembrano lontani i fasti delle edizioni da 4 o più tappe, che lanciavano i campioni del futuro – Damiano Cunego e Vincenzo Nibali, solo per fare i nomi di due campioni del ciclismo attuale – e regalavano a Lunigiana e Val di Magra un importante, e ancor oggi sottovalutato, battage promozionale. (Davide Tondani)