La Spezia alle urne: una città trasformata, un’elezione non scontata

Anche il capoluogo del Golfo al voto. Dodici i candidati alla poltrona di primo cittadino

LaSpeziaAlla Spezia, l’elezione del sindaco rappresenta un paradosso. L’era Federici, 10 anni sindaco targato PD, si chiude con una città avviata verso una trasformazione del proprio Dna. Il panorama che si gode dal Castello di San Giorgio, memoria storica del piccolo borgo marinaro trasformato in capitale della Marina Militare italiana, testimonia il cambiamento d’epoca della città. A ovest, il luogo simbolo della Spezia novecentesca, l’Arsenale, con i suoi mille dipendenti civili (un tempo erano quasi 10 mila) e gran parte dei suoi 85 ettari oramai inutilizzati, non è più il cuore pulsante della vita cittadina. Hanno preso il suo posto, a sud, il sito diportistico di Porto Mirabello – yacht e locali lontani dall’anima operaia della città che fu -, lo scalo crociere, linfa vitale per il commercio di una città crollata dai 125 mila abitanti degli anni ’70 ai 93 mila odierni, e un porto mercantile in forte ascesa. Che per Spezia si sia progettato un cambiamento di epoca lo si capisce anche dal centro storico, scesa la ripida scalinata dal Castello: la nuova piazza Europa, le aree pedonali, la piazza Verdi dell’archistar Buren, il polo museale. Segnali di una città orientata a sviluppare una nuova vocazione. Partendo dal turismo: croceristi, diportisti e visitatori delle Cinque Terre. E poi un nuovo ospedale in realizzazione al Felettino, due lotti su tre già terminati della Variante Aurelia, la centrale Enel a carbone che chiuderà nel 2021 la sua contestatissima produzione, il rilancio occupazionale di Fincantieri al Muggiano, persino una squadra di calcio che se la passa bene in Serie B. Nonostante ciò, nel centrosinistra la scelta del successore di Federici è stata complicatissima. Niente primarie e una lotta nemmeno troppo intestina tra le truppe della lericina Paita, renziana in cerca di rivincite dopo la sconfitta regionale del 2015, quelle del ministro Orlando e quelle del giovane eurodeputato locale Benifei. Alla fine il candidato sarà l’attuale presidente del consiglio comunale Paolo Manfredini, socialista, dirigente scolastico. Oltre a Manfredini, saranno ben cinque i candidati sindaci di centro sinistra. Tra questi spicca il civico-centrista Guido Melley, supportato anche da Possibile e da Sinistra Italiana e soprattutto Lorenzo Forcieri, già sindaco Pci di Sarzana, senatore Ds per 14 anni, sottosegretario alla Difesa, negli ultimi 7 anni presidente dell’Autorità Portuale, alla guida della quale è stato protagonista del rilancio marittimo ma anche di scontri accesissimi con Federici sul futuro delle aree dismesse dell’Arsenale, nonché di un’inchiesta giudiziaria che lo vede dallo scorso autunno indagato con ipotesi di reato pesantissime. Messi insieme i cocci, emergono le più classiche fratture dovute al controllo del potere all’interno dell’area politica che amministra La Spezia ininterrottamente dal 1971.

Piazza Verdi a La Spezia
Piazza Verdi a La Spezia

Una situazione del genere rende altamente imprevedibile l’esito elettorale. La possibilità di far contare anche pochi voti in un eventuale ballottaggio hanno spinto a 12 i candidati a sindaco, sostenuti da un numero record di liste: ben 26. Il centrodestra, ricompattato da Giovanni Toti, presidente della Regione e leader nazionale di Forza Italia, si è stretto attorno all’inaspettata figura dell’ex segretario provinciale della Cisl Pierluigi Peracchini. I Cinque Stelle sono stati sconfessati da Grillo in persona quando il meet up locale ha individuato il candidato sindaco nell’avvocato Marco Grondacci, storico protagonista di tante lotte ambientaliste. Un incarico elettivo nei Verdi, oltre due decenni fa, è stata la colpa che ha defenestrato un candidato ritenuto da molti capaci di ripetere l’exploit di Chiara Appendino a Torino. Le successive primarie hanno incoronato Donatella Del Turco, meno nota ma non per questo escludibile in partenza da una corsa che si sta rivelando di più difficile interpretazione, dicono gli spezzini più sarcastici, del progetto della nuova piazza Verdi.

(Davide Tondani)