Il Coro e gli Alpini di Bagnone al raduno nazionale di  Treviso

Bagnone-AlpiniTra le molteplici manifestazioni alpine che si svolgono nell’anno, ecco che a maggio, ritorna la grande adunata nazionale con le sue liturgie alla quale è proibito mancare, manifestazione che mobilita centinaia di migliaia di persone fra alpini, mogli, madri, giovani, spettatori. Quest’anno, dal 12 al 14 maggio, è stata la volta di Treviso che ha accolto gli alpini con entusiasmo e tante bandiere sventolanti. In questa atmosfera è approdato un pullman con il Coro ANA Monte Sillara, gli alpini di Bagnone con vari accompagnatori tra i quali il sindaco Carletto Marconi, altri amministratori e logicamente il Presidente del Coro Ivano Duri e il maestro Ivano Poli. Ma prima di giungere nella città ci sono stati momenti di arricchimento culturale come la visita a Salò al “Museo della follia. Da Goya a Bacon” mostra itinerante curata da Vittorio Sgarbi e poi sabato mattina visita a Longarone teatro della tragedia del Vajont dell’ottobre 1963. La sera ha visto la partecipazione del Coro alla rassegna corale con altri due cori di buon livello, in una chiesa fuori delle mura di Treviso. La chiesa gremita ha reso gli onori a tutti i cori e quest’anno, per la prima volta, una commissione di esperti ha presenziato a tutte le rassegne corali per valutarne le potenzialità, i pregi e i difetti. La grande sfilata di domenica 14 ha visto una folla straordinaria lungo il percorso ad applaudire i vari raggruppamenti che marciavano. Il pullman attendeva il gruppo di Bagnone al termine della sfilata e subito si è diretto verso Montagnana (Pd) dove li attendeva padre Franco Salomone dei Saveriani, nativo di Caprio direttore dell’istituto Sacchieri che anima varie attività a partire dal centro di formazione professionali, a cui sono iscritti circa 350 ragazzi. Ottimo pranzo consumato nei locali attrezzati dell’istituto. Quindi padre Franco li ha guidati alla visita della cittadella fortificata universalmente famosa per la splendida cerchia muraria medievale perfettamente conservata. La visita al Duomo, dedicato a Santa Maria Assunta, ricco di opere d’arte di pregevole fattura, ha concluso il pellegrinare del gruppo ritornato poi in serata in Lunigiana. (e.b.)