
Una soluzione “a tempo” per la Materna di via don Minzoni

Alla fine una soluzione è stata trovata per i bimbi della Scuola Materna di Aulla, dal 2011, l’anno dell’alluvione, collocata “in via provvisoria”, nei locali di via don Minzoni di proprietà della congregazione delle Figlie di Gesù, concessi dalla Diocesi, che li ha da qualche anno in comodato gratuito, al Comune per affrontare l’emergenza. Dopo una manifestazione chiassosa, data l’età dei protagonisti, ma del tutto pacifica – con i bimbi che hanno “invaso” l’atrio del palazzo comunale per lezioni estemporanee –, pensata per attirare l’attenzione sul problema; dopo qualche giorno di confronto sulle possibili soluzioni: trasferire tutti nella Materna di Pallerone o sistemare i piccoli nei locali della biblioteca comunale “Walter Tobagi” di piazza Garibaldi, la commissaria prefettizia Simonetta Castellani, la dirigente scolastica Paola Bruna Speranza e i genitori hanno concordato di scegliere la seconda opzione. Da lunedì 10 aprile, quindi, le attività didattiche della Materna di Aulla si svolgono, dalle 7,45 alle13, nelle tre sale della biblioteca utilizzate a turno dalle tre sezioni: un ripiego, ma pur sempre preferito alla “trasferta” a Pallerone, dove, oltre tutto, avrebbero potuto sorgere problemi di agibilità, dato che quella struttura ospita già una cinquantina di bimbi. Non c’è attività pomeridiana – un fatto non da poco per le famiglie dove entrambi i genitori lavorano – e non c’è il servizio di mensa. La prospettiva è quella di arrivare al 23 o, più realisticamente alla fine di questo mese di aprile, quando dovrebbe diventare disponibile l’edificio del nuovo polo scolastico del Groppino.

La stuazione attuale, che può a sua volta essere definita una emergenza, si è verificata, infatti, per la somma di due criticità. La prima è l’allarme lanciato alla fine di marzo, da una segnalazione, di fatto anonima, circa le condizioni del tetto dell’edificio di via don Minzoni, che appariva in parte “imbarcato”. Da qui i sopralluoghi dei tecnici che hanno riscontrato alcuni cedimenti della struttura: non gravi, ma tali da non permettere che all’interno di essa potessero continuare a stare un centinaio di persone per l’intera giornata; lo sgombero immediato è stato la logica conseguenza. L’altro problema è invece legato alla disponibilità dei nuovi locali sopra ricordati. L’idea che si era fatta strada era di compiere i collaudi e sistemare i dettagli per la fine dell’anno scolastico, in modo da organizzare il trasloco nell’estate e rendere utilizzabile la struttura alla ripresa settembrina. Lo sgombero di via don Minzoni ha fatto precipitare la situazione e si sono, quindi, dovuti accelerare i tempi delle procedure. Di fatto, lunedì 10 sono anche iniziati i collaudi necessari per la concessione dell’agibilità e, di seguito, non appena i locali saranno consegnati, si provvederà al loro arredo (già in parte iniziato), in modo da potervi sistemare i bimbi, come si diceva, per l’inizio di maggio. Il trambusto che è seguito a queste corse contro il tempo ha fatto riemergere i tanti problemi di Aulla: la crisi politica che ha portato alla caduta della Magnani (un commissario non può avere le stesse prospettive di un sindaco), la collocazione, secondo molti infelice, del nuovo polo scolastico (sono tanti a sostenere che si sarebbe fatto meglio a puntare sul complesso della Quercia), la gestione e il recupero degli edifici pubblici che in molti casi sono in cattive condizioni. (a.r.)