C’è grande attesa per la variante di Gragnola

Tra le promesse anche la sistemazione della strada nei pressi della cartiera di Gassano

variante-gassanoè terminata la costruzione di un bypass sotto un’arcata del nuovo viadotto della variante di Santa Chiara, lato Gragnola. La deviazione del traffico consentirà di portare a termine il collegamento con la strada regionale – ex statale 445 – di fatto con un lungo scivolo. I lavori continuano anche all’innesto “a spirale” sul versante opposto, nei pressi della cartiera San Lorenzo, recentemente danneggiata da un grave incendio. Tutto lascia sperare che entro settembre, secondo le previsioni dei tecnici e le assicurazioni degli amministratori locali – e fatti salvi malaugurati imprevisti -, le auto possano scorrere sulla tanto attesa variante, che taglierebbe fuori un passaggio a livello e la strettoia di Santa Chiara, spesso causa di incidenti e di ingorghi. Ma quante critiche ha attirato su di sé, fino ad essere definita un “ecomostro”!. Sarebbe un ripetersi dire che, però, la vera attesa, per la popolazione della Valle del Lucido, per le importanti aziende che vi operano, per il polo turistico di Equi Terme, è concentrata sulla variante di Gragnola, che il Comune è impegnato a progettare, per adattarla in qualche modo a quella in questione. Il primo tratto di questa nuova viabilità risale a circa 30 anni fa e arriva da Pian di Molino al cimitero di Gragnola, ma è diventato, ormai, una strada “per il passeggio”. Le lamentele, più o meno gridate, più spesso sussurrate, sono state e sono molte, ma non sono mai sfociate in una protesta vera e propria. Forse questo comportamento appartiene alla popolazione del Comune di Fivizzano, che è scesa in piazza, pacificamente, solo per problematiche legate all’ospedale. Eppure qualche situazione critica presente sul territorio meriterebbe, se non altro, un corteo di popolo. Ci si riferisce alla strada Monzone–Carrara, ufficialmente chiusa da anni, ma utilizzata, a rischio e pericolo degli automobilisti. Quali danni, economici e non, ha provocato e sta provocando la sua chiusura? Pare che un progetto di massima, dopo due anni di promesse provenienti dal Comune territorialmente competente di Fosdinovo, sia stato approvato dalla Provincia e che per realizzarlo occorrano due milioni di euro. I tempi di intervento non saranno a breve scadenza.

buche-gassanoMa ancor più, perché i lavori sono di ben diversa entità, ci si riferisce a quel tratto di strada lungo un centinaio di metri che si trova di fronte al sottopasso della ferrovia nei pressi della cartiera di Gassano. Alla gente, di fronte al silenzio e all’inerzia generale, non è rimasto che “buttarla in ridere” e affidarsi all’ironia. Si è così passati dal manifesto “Balla coi buchi” a quello “Scavi archeologici in corso”, al comunicato su facebook “Visitate le buche di Gassano, patrimonio ‘Un Esco’, aperte tutti i giorni h24. Entrata gratuita, uscita con carro attrezzi”, fino a battute come “Iscrivetevi al Golf club 78 buche” o “Lavoriamo per voi e per i… gommisti”. Un’opera che, una volta conclusa, sarà costata più di 31 milioni di euro, non poteva non prevedere l’asfaltatura di un così piccolo rettangolo di strada, ridotto, a seguito di interventi sulle reti dell’acquedotto, del gas, ecc., allo stato di un campo “solcato” dalla stessa impresa vincitrice di quell’appalto o da chi per essa. Il sindaco Paolo Grassi ha dichiarato che “presto” – sono passati due anni!- tutto tornerà alla normalità, avendo ricevuto precisi impegni in tal senso. Andreino Fabiani