La candidatura di Novelli ad Aulla gela  i rapporti tra Lega e FI

Continua la polemica sulla memoria delle stragi tra Anpi locale e amministrazioni. Intanto la decisione del consigliere fivizzanese spacca il centrodestra

mommio6Le pur eccezionalmente fredde temperature di gennaio non sono state sufficienti a placare i bollenti spiriti di alcuni rappresentanti politici o delle associazioni fivizzanesi che si sono affrontati, senza esclusione di “colpi”, in scontri che possono essere definiti fratricidi, per l’appartenenza recente alle stesse coalizioni o per l’impegno dichiarato a difesa degli stessi ideali e dei valori della “memoria”. Il riferimento è alle polemiche fra Lega Nord e Forza Italia e allo scambio di accuse fra Lido Lazzerini, figlio di una delle vittime di Mommio (nella foto, dal sito amalaspezia.eu, un’immagine del paese), da sempre attivo nelle vicende giudiziarie relative agli eccidi nazifascisti del 1944, e l’Anpi di Fivizzano-Casola. Il presidente di quest’ultima, Daniele Rossi, che guida l’Associazione con dedizione e con numerose iniziative – non solo commemorative, ma anche di ricerca storica, con l’obiettivo dichiarato della “creazione di una cultura antifascista condivisa e viva” – era, di recente, già entrato in polemica con le Amministrazioni di Casola e di Fivizzano, colpevoli, a suo giudizio, di non avere un “atteggiamento virtuoso in questa direzione” e, anzi, di mettere, talvolta, il bastone fra le ruote, nel non aver accolto significative proposte dell’ANPI, come l’intitolazione di un’aula delle scuole di Casola al capo partigiano Domenico Azzari o la consegna di una targa premio ai due vendicatori santerenzini a Fivizzano. Rossi lamenta anche il fatto che ci sia assoluto silenzio in merito ai suggerimenti dell’ANPI per l’intitolazione di edifici, piazze o strade a figure o raggruppamenti di partigiani: la piazza di Vigneta a Giovanni Crespiani, la caserma dei Carabinieri di Fivizzano al carabiniere Ivo Menini, la strada che da Mommio conduce a Massicciano alla III Brigata “La Spezia”, per citarne alcuni. Proprio l’intitolazione dell’aula ha innescato un’incredibile “botta e risposta” fra lo stesso Rossi e il succitato Lido Lazzerini, che, in una circostanziata nota, attribuisce a Domenico Azzari la responsabilità indiretta di quanto avvenuto a Mommio, in quanto le frequenti uscite di partigiani verso il paese e la bottega di Pietro Pinelli dal campo di Massicciano, comandato da Azzari, avrebbero convinto i tedeschi che Mommio fosse un luogo popolato di antifascisti e, quindi, da “ripulire”. Lo stesso lancio di viveri su Mommio li avrebbe rafforzati in questa convinzione. Azzari in persona, del resto, in un discorso, si sarebbe assunto “la responsabilità del rastrellamento e della strage del 4-5 maggio 1944” (L. Lazzerini), chiedendo perdono agli abitanti. Accuse gravi che si aggiungono a quelle dell’ordine, partito dal Comando di Massicciano, di cattura del partigiano Francesco Ferrari “Diavolo Nero”, poi ucciso dai partigiani di Sassalbo. Il presidente dell’ANPI locale ribatte punto per punto la “revisione storica” operata da Lazzerini – che pur si dichiara sostenitore della lotta partigiana – appellandosi a documenti e scritti di storici con la ‘s’ maiuscola, mentre Lazzerini “conduce una lotta solitaria e vittimistica, frutto di un condizionamento emotivo,riconducibile alla uccisione del padre, e, perciò, non obiettivo (D. Rossi)”. Il sindaco di Casola Riccardo Ballerini non prende posizioni in merito, mentre il sindaco di Fivizzano Paolo Grassi, rivendica le iniziative rivolte alla valorizzazione della memoria, anche quella partigiana: una su tutte la lapide di Mozzano per il capo partigiano Maggiorino Folegnani e per la sorella.

Il consigliere fivizzanese Giuliano Novelli
Il consigliere fivizzanese Giuliano Novelli

Si ha l’impressione che la polemica sia destinata a durare, come quella, di natura più strettamente politica, fra Lega Nord e Forza Italia, all’origine della quale è la candidatura di Giuliano Novelli a sindaco di Aulla alle prossime amministrative. Si dimetterà – e, nel caso, quando – da consigliere di Fivizzano? E, poi, non avrebbe dovuto concordare questa scelta con Forza Italia, che aveva contribuito in maniera decisiva alla sua elezione? Perentoria la replica di Novelli a questi interrogativi della segreteria fivizzanese di Forza Italia, accusata di “ricomparire dopo 3 anni. Dov’è stata, in questo tempo, mentre la Lega conduceva le sue battaglie consiliari?”. Siccome, in caso di dimissioni, subentrerebbe Oriano Spadoni, vecchia bandiera socialista, prima, e, poi, di Forza Italia, per molti anni sui banchi del Consiglio, si capiscono molte ragioni della lite. D’altra parte la vita democratica fivizzanese è stata ed è fatta anche di queste esuberanze verbali, che, spesso, generano rivalse e rotture che si protraggono nel tempo; talvolta, invece, si ricompongono per opportunità politiche o di immagine, magari con l’intervento di “mediazioni”, quale è quella che ha offerto Alessandro Conti, presidente provinciale dell’Anpi, fra i Comuni e l’ANPI della Lunigiana Orientale. Si annunciano altre “puntate”.