Dopo la manifestazione a Massa dei dipendenti della ditta di Albiano Magra

Si arricchisce di un nuovo capitolo la vicenda della ditta di trattamento rifiuti “Costa Mauro” di Albiano Magra. La guerra delle carte bollate che si intreccia con le vicende legate al sito industriale – l’ultimo episodio è l’incendio del 31 luglio – riserva col passare del tempo nuove sorprese. L’ultima delle quali è un’ordinanza, emessa a metà dicembre, del commissario prefettizio del Comune di Aulla, Simonetta Castellani. Recependo una nota del Comando provinciale dei Vigili del fuoco – a sua volta emessa due mesi dopo il dissequestro degli impianti da parte della Procura della Repubblica –, che sancisce il ritorno all’agibilità di due capannoni in cui venivano lavorati i rifiuti prima dell’incendio dell’estate scorsa, il commissario prefettizio ha emesso un’ordinanza che consente il ritorno all’operatività dell’azienda. Palpabili la soddisfazione del titolare che, intervistato da un quotidiano locale, annunciava la ripresa dell’attività prima di Natale e l’attesa dei circa 50 dipendenti in cassa integrazione, che vedevano a portata di mano la ripresa del lavoro. Ad impedire però il ritorno all’operatività – solo parziale: l’ordinanza commissariale non consentiva la riapertura del capannone in cui venivano lavorate le materie plastiche – è stata la Provincia. La nota dei Vigili del Fuoco recepita dalla Castellani, infatti, riguarda l’agibilità del plesso aziendale. Altra cosa è l’autorizzazione a trattare rifiuti in coerenza con le leggi e i regolamenti ministeriali. La competenza in materia è dell’ente di Piazza Aranci che, dopo avere ritirato l’autorizzazione al trattamento dei rifiuti alla Costa Mauro lo scorso settembre, non ha ancora rilasciato un nuovo titolo autorizzativo. Tempi lunghi legati all’insediamento del nuovo presidente, l’appena eletto Gianni Lorenzetti? O assenza delle condizioni di legge per operare?

In cerca di risposte sono innanzitutto i lavoratori che, sostenuti dalla Cisl territoriale, hanno manifestato sotto la sede della Provincia il 27 dicembre scorso, reclamando la riapertura del sito. Prevedibili anche le lamentele della famiglia Costa: con ripetuti interventi sulla stampa locale hanno evidenziato il danno economico conseguente allo stop forzato degli ultimi 150 giorni, la perdita di commesse che determinerà la mancata ripresa del lavoro per tutte le maestranze e la paralisi dell’attività della ditta di trasporti di cui è titolare la figlia di Mauro Costa. Il tutto arricchito, come avviene da troppi mesi, da cifre ballerine sull’effettivo numero di lavoratori coinvolti e senza stipendio: una prassi consolidata, quella di utilizzare il fattore occupazionale come mezzo di persuasione per forzare la mano verso una riapertura che metta in secondo piano gli altri problemi in campo: la legalità e la salute pubblica. Difficile fare previsioni su un epilogo definitivo della vertenza. Commissariato il Comune di Aulla, silente la Provincia, mai apparsi sui radar della vicenda albianese i consiglieri regionali e i parlamentari locali – anche quelli di solito più loquaci e presenti a convegni e inaugurazioni – anche la Regione non sta facendo sentire la propria voce. Eppure, fu proprio l’intervento di Firenze, nel settembre scorso, a scongiurare la mobilità per i dipendenti di Costa, verificando la possibilità di fare ripartire l’attività nel rispetto le prescrizioni in materia ambientale e arrivando ad una nuova autorizzazione integrata ambientale. L’obiettivo di molti sembra quello di non scottarsi andando intorno ad una vicenda bollente e di attendere che si definiscano gli incerti equilibri politici in vista delle elezioni comunali aullesi. È dunque probabile che la storia dei rifiuti ad Albiano sia ancora lontana da una conclusione, mentre le tensioni sociali (i lavoratori da una parte e comitati di residenti dall’altra) salgono ancora a livello di guardia. (Davide Tondani)
Incontro in Regione il 10 gennaio sul futuro dell’azienda
è stato fissato per martedì 10 gennaio alle 12.30, l’incontro in Regione per esaminare i problemi dell’azienda Costa Mauro, specializzata nello smaltimento e trattamento dei rifiuti ad Albiano Magra. Il consigliere per il lavoro, Gianfranco Simocini, ha convocato il Commissario prefettizio del Comune di Aulla, Simonetta Castellani, i rappresentanti dell’azienda, le organizzazioni sindacali. L’incontro si terrà a Palazzo Strozzi Sacrati, sede della Presidenza della Regione, piazza Duomo 10, Firenze. Sarà presente anche l’assessore all’ambiente Federica Fratoni.