
L’abbondante pioggia non ha causato, fortunatamente, grossi danni. Solo qualche difficoltà nelle strade, specie quelle montane.

Oltre 30 ore di pioggia continua e battente tra la mattina di domenica 10 dicembre e la notte tra lunedì 11 e martedì 12 dicembre. Senza dimenticare che già aveva piovuto abbondantemente per la festività dell’Immacolata. È stata, insomma, una violenta perturbazione (caratterizzata anche da forti raffiche di vento marino) quella che si è abbattuta sulla Lunigiana nello scorso fine settimana: secondo i dati del sito Meteoapuane, in questi tre giorni sono caduti sulla nostra provincia 100-150 mm di acqua sulla costa, 300-400 mm sul fondovalle della Lunigiana e fino a 600 mm sul crinale delle Apuane. Paura, livello rosso di allerta (con le scuole chiuse sia lunedì che martedì in tutta la Lunigiana) ma per fortuna paiono davvero limitati i danni. Probabilmente dobbiamo ringraziare il secco autunno da cui stiamo uscendo con terreno e falde acquifere più “pronte” ad accogliere e contenere l’acqua proveniente dal cielo senza scaricarla a valle in modo violento.

Niente di particolarmente grave quindi anche se qualche affanno c’è stato, oltre alle problematiche ai trasporti (legate però più all’emergenza ghiaccio) di cui parliamo nell’articolo a fianco. Il momento di massima tensione si è avuto tra le undici di lunedì notte e le tre di mattina del martedì: in previsione di un’ondata di piena del fiume Magra – che per fortuna è passata senza gravi danni con gli argini che hanno tenuto – è stata decisa la chiusura del ponte tra Mulazzo e Villafranca in località Pontemagra. Diversi i casi di evacuazione preventiva, sempre per l’allarme piena, per i residenti degli agglomerati urbani posti lungo le sponde del fiume: alla SS. Annunziata di Pontremoli, a Tresana, a Santo Stefano Magra, ad Aulla. Qualche danno in più è stato invece riscontrato sulle strade, soprattutto quelle che collegano alle frazioni. A Mulazzo è stata chiusa la strada SP 69 per Montereggio per una frana, mentre si circola a senso unico alternato sulla SP 20 per Tassonarla a Tresana. Paradossale poi quello che è successo a Casola, dove per la settima volta il fiume Aulella, all’altezza di Codiponte, ha distrutto il guado che rappresenta il tratto alternativo della Regionale 445 dove sono in corso i lavori per il pieno ripristino della strada, ormai attesi da più di dieci anni.

La Provincia ha annunciato che a breve provvederà al ripristino del guado ma sarebbe più importante ed opportuno arrivare invece a concludere il ripristino della normale viabilità come del resto ampiamente promesso, nell’aprile scorso, dall’assessore ai lavori pubblici della provincia Carletto Marconi, che ora si deve attivare per far portare a termine i lavori. Danni che, nel loro complesso, hanno fatto dichiarare lo stato d’emergenza regionale. L’annuncio è stato dato martedì pomeriggio ad Aulla nel corso dell’incontro che il direttore Difesa del Suolo e Protezione civile della Regione Toscana, Giovanni Massini, ha avuto con i sindaci dei comuni della zona e con il presidente della Provincia di Massa Carrara Gianni Lorenzetti. (r.s.)