
Un impegno per la riqualificazione di circa 300 mila euro
All’inaugurazione il sindaco Mastrini e il vescovo Santucci. Un’opera che ha visto la ripavimentazione e la ristrutturazione di strutture fatiscenti.

Un piccolo borgo rinato grazie alla passione dei suoi abitanti, all’impegno dell’amministrazione e ai soldi provenienti dall’Europa. Corneda, frazione di Tresana, era addobbata a festa sabato scorso per celebrare la riqualificazione del suo centro storico. Alla presenza del sindaco, Matteo Mastrini, del vescovo diocesano, mons. Giovanni Santucci, di autorità militari e di una nutrita rappresentanza di cittadini, si è svolto un simbolico taglio del nastro, che ha voluto testimoniare la “rinascita” di questo antico borgo. Un cammino lungo e complesso, come ci ha raccontato lo stesso sindaco Mastrini, nato dall’impegno dagli abitanti del borgo che sono stati i primi a muoversi per rendere più bello e vivibile il loro paesello. Infatti la prima parte dei lavori, che ha consistito nella rimozione di alcune lastre di cemento e poi la ricollocazione della rete idrica, è stato interamente finanziato dagli abitanti che hanno raccolto la somma (“credo attorno ai 10 mila euro – ci rivela il sindaco – ma non posso essere preciso perchè è stato un procedimento portato avanti in modo autonomo”) attraverso donazioni e le classiche sagre e feste estive. La seconda parte dell’intervento ha invece visto entrare in azione l’amministrazione che ha ottenuto dalla Regione 210 mila euro di Fondi europei per il recupero dei centri storici, la riqualificazione dei borghi e la restituzione del patrimonio storico artistico alle comunità. Somma a cui vanno aggiunti 90 mila euro finanziati dallo stesso comune e che hanno portato al ripristino della pavimetazione e al recupero di alcuni locali fatiscenti. Nella prima parte dei lavori, a marzo, si è proceduto con la riqualificazione della pavimentazione del borgo attraverso il posizionamento di ciottoli. Un lavoro da certosini, visto che sono stati posizionati uno per volta a mano. “Abbiamo preferito l’acciotolato rispetto alle lastre – spiega il sindaco – perchè, pur andando incontro a un procedimento più lungo e complesso, i ciotoli fanno risaltare l’anima medievale di questo antico borgo”. Un convincimento che è stato condiviso anche dalla Sovrintendenza delle Belle Arti che ha dato il suo benestare all’opera. E per far meglio risaltare il tutto è stata installata una illuminazione dal basso, consistente in un sofisticato impianto a led che permette, anche di notte, di poter ammirare il nuovo acciottolato del borgo. Il sindaco evidenzia che adesso sarà possibile, all’interno dell’area, realizzare fiere e mercati perchè la caratteristica dell’intervento è la riqualificazione del borgo quale area mercatale: “Si tratta di un vero e proprio tuffo nel medioevo, quando intorno ai luoghi di aggregazione religiosa nascevano le fiere”. Dopo il taglio del nastro, intorno alla chiesa oratorio di S. Francesco mons. Santucci ha officiato il rito religioso e, appena scesa la sera, il borgo di Corneda si è illuminato sotto la luce dei nuovi fari e dello spettacolo pirotecnico dei fuochi di artificio (un’iniziativa degli stessi abitanti) che hanno concluso la giornata di festa.
Riccardo Sordi