
Si sono conclusi gli interventi di recupero al Cerro e a Rivazzo nel territorio di Mulazzo e a Giucano di Fosdinovo
Senza i fondi dell’8xMille versati dai cittadini e distribuiti dalla Conferenza Episcopale alle Diocesi italiane, molti degli interventi di recupero e restauro del patrimonio delle nostre comunità locali non si potrebbero realizzare.
Con percentuali differenti a seconda delle diverse tipologie di intervento, la CEI infatti contribuisce a moltissimi lavori che interessano le singole parrocchie e i vicariati. E la Lunigiana non fa differenza: sono stati molti, infatti, in questi anni i lavori realizzati anche sul nostro territorio con il contributo derivante dai fondi dell’8xMille.
Cantieri aperti nelle comunità più grandi, ma anche in quelle più piccole e periferiche e che assumono quindi un significato più ampio e di rilievo.
Di recente, ad esempio, si sono conclusi i restauri di tre oratori situati in altrettanti piccoli paesi della Lunigiana che hanno ottenuto il necessario cofinanziamento dai fondi dell’8xMille alla Chiesa Cattolica senza il quale sarebbe stato molto più difficile utilizzare quelli provenienti da altre fonti come, ad esempio, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: cospicui ma insufficienti.
CHI PUÒ FIRMARE
Possono sostenere la Chiesa con l’8xmille tutte le persone che hanno un reddito di lavoro dipendente o una pensione, o altro e, per questo, pagano allo Stato italiano un’imposta, che si chiama IRPEF e dal quale lo Stato Italiano preleva l’8xmille.
Ci sono diversi modi per presentare la dichiarazione dei redditi (Mod. 730; Mod. Redditi; Mod. CU) e alcune persone non sono obbligate a presentarla.
Ma lo Stato garantisce a tutti di poter indicare a chi far gestire le risorse dell’8xmille. Nel nostro caso, alla Chiesa cattolica.Visitate il sito: www.8xmille.it/come-firmare/

Un contributo determinante, senza il quale i lavori non si sarebbero potuti realizzare e che, invece, ci permette ora di vedere anche questi edifici restituiti alle comunità locali. Si tratta, in particolare, degli oratori di Rivazzo e del Cerro di Montereggio, entrambi nel territorio comunale di Mulazzo e della chiesa, piccola e isolata, nei pressi di Giucano a Fosdinovo.

Nel caso dell’Oratorio della B. V. Addolorata a Rivazzo (XVII sec.), non lontano da Castevoli, i lavori eseguiti hanno riguardato il rifacimento del tetto, degli intonaci esterni, il restauro della celletta campanaria e del portone di accesso, il tutto con un investimento di 150mila euro, 30mila dei quali ottenuti grazie ai fondi dell’8xMille alla Chiesa Cattolica.

Anche per l’Oratorio di San Giuseppe in località il Cerro, a pochi chilometri da Montereggio, i lavori sono stati impegnativi e la loro realizzazione è stata possibile grazie ai fondi del PNRR integrati da quelli dell’8xMille che hanno contribuito per 30mila euro ad un investimento totale di 150mila. Rifacimento del tetto in piagne di arenaria, restauro del portone laterale,ristrutturazione di parte del pavimento e recupero delle decorazioni pittoriche del presbiterio gli interventi pricipali realizzati e che hanno restituito l’edificio alla piena funzionalità.

Infine la chiesa di Santa Burlanda a Giucano di Fosdinovo: anche qui dall’8xMille sono arrivati 30mila euro che hanno integrato i 120mila del PNRR per una ristrutturazione che ha consentito la completa ricostruzione del tetto e il restauro degli intonaci interni ed esterni per il recupero di una delle realtà più storicamente interessanti della Diocesi.
E questi sono soltanto tre dei numerosi interventi conclusi di recente nel territorio diocesano: si trovano in piccole realtà, spesso spopolate, con risorse limitate e nella impossibilità pratica di intervenire.
Senza il cofinanziamento arrivato dai fondi dell’8xMille alla Chiesa Cattolica sarebbe stato un risultato molto più difficile da ottenere, per non dire quasi impossibile.
(p. biss.)