I mille colori di  Pontremoli Barocca

Sabato 5 e domenica 6 aprile si sono aperte le porte di ville e palazzi storici pontremolesi. E in tanti ne hanno approfittato

Dieci luoghi da scoprire, tre ville e sette fra chiese e palazzi da conoscere: l’edizione 2025 di Pontremoli Barocca prometteva molto e non ha certo tradito le tante attese. In tanti hanno colto infati l’opportunità offerta anche quest’anno dalla cooperativa di servizi turistici “Sigeric” e dall’associazione di turismo responsabile “Farfalle in Cammino”.
Grazie ad un’ottima organizzazione, alla bella giornata primaverile e alla bravura dei giovani accompagnatori, le visite sono state affollate e davvero apprezzate, come dimostrano i commenti di quanti sono arrivati a Pontremoli attirati dalla proposta.
In quello che è stato definito “il gran sabato delle ville”, il 5 aprile i proprietari hanno aperto le porte di Villa Dosi Delfini in loc. Chiosi, di Villa Pavesi Negri – Baldini in loc. Scorano e di Villa Ruschi Pavesi nei pressi di Teglia, tutte eleganti dimore nobiliari di campagna risalenti alla prima metà del Settecento.

Gruppo in visita a Villa Dosi nei Chiosi di Pontremoli

Domenica 6 aprile i gruppi sono andati poi alla scoperta del centro di Pontremoli con le visite ad alcune dimore di città come palazzo Dosi Magnavacca, palazzo Pavesi-Ruschi Noceti e palazzo Zucchi Castellini. Nel percorso di visita anche il Palazzo Vescovile, il Teatro della Rosa, la chiesa di San Giacomo d’Altopascio e l’oratorio di Nostra Donna.
Importante e significativo il felice coinvolgimento di giovani adulti e di decine di studenti dei locali Istituti superiori trasformati in guide turistiche per un giorno grazie agli incontri di formazione svolti nelle scorse settimane.
Come sottolinea Francesco Bola, uno dei soci fondatori di “Sigeric”, è stata molto complessa l’organizzazione, ma alla fine la soddisfazione è totale: “l’evento è andato davvero molto bene e in attesa di avere i dati definitivi della affluenza dei visitatori, possiamo già dire che sono state centinaia le persone che hanno partecipato alle proposte di sabato e di domenica”.

Visita guidata alla chiesa di Nostra Donna

Ma il giudizio su Pontremoli Barocca deve andare al di là dei numeri: “Ci piace sottolineare – continua – che con un grande sforzo compiuto dal punto di vista organizzativo, siamo riusciti ad aprire dieci luoghi grazie alla collaborazione dei proprietari, dei parroci e dei Comuni di Pontremoli e di Mulazzo. Sono state coinvolte oltre venti operatori professionisti tra guide turistiche e ambientali oltre a storici e a divulgatori, con più di settanta ragazzi delle scuole superiori e l’aiuto di molti volontari, soprattutto studenti universitari”.
E mentre l’evento di questo inizio di primavera va in archivio si pensa già alla prossima edizione: “è vero – conclude Bola – abbiamo sempre ulteriori obiettivi e nuove idee. Da un lato cercheremo di lavorare per migliorare ancora di più la comunicazione e la logistica, dall’altro ci piacerebbe animare le aperture con eventi musicali a tema”.
Un appuntamento che ormai si è imposto nel calendario degli eventi della primavera lunigianese, che ha anche il merito di dilatare la stagione turistica e culturale del territorio attirando a Pontremoli gruppi numerosi di persone con notevoli benefici per l’economia locale e la valorizzazione di beni culturali in buona misura non fruibili al di fuori di eventi organizzati di questo genere.

Paolo Bissoli