
Il piatto del Podere Conti spopola al concorso gastronomico dedicato alle riserve Biosfera

Una sinfonia di Lunigiana e di Appennino in un unico piatto che ha conquistato il palato dei giudici. Si tratta di una creazione dello chef Giulio Bellano del podere Conti di Filattiera: uno scrigno di pasta all’uovo ed erbe aromatiche ripiene di agnello affumicato, crema di zucca, fonduta di caciotta e aceto balsamico tradizionale.
Un piatto che ha ottenuto un doppio premio e quindi una doppia soddisfazione per il Podere Conti di Filattiera che ha avuto l’onere e l’onore di rappresentare l’Appennino Tosco Emiliano, ed ovviamente anche la Lunigiana, nella finale del concorso Upvivium 2024 che si è svolta lo scorso novembre nel Parco della Sila. Un concorso, incentrato sulla valorizzazione delle Riserve della Biosfera UNESCO, che premia non solo l’abilità culinaria, ma anche l’amore per il territorio e i suoi prodotti, trasformandoli in ambasciatori di cultura e biodiversità.
Creazione dello chef Giulio Bellano ha avuto il compito di rappresentare l’Appennino Tosco Emiliano, nella finale del concorso Upvivium 2024. Conquistando il secondo posto e il Premio assegnato dalla stampa

Alla fine il piatto presentato dal Podere Conti è risultato secondo assoluto (dietro alla proposta dei cuochi Federica Garini e Carlo Laguardia del ristorante La Peppina di Esine della Riserva Valle Camonica-Alto Sebino), e si è conquistato anche il Premio assegnato dalla stampa specializzata. A valutare i piatti delle sei squadre finaliste in gara è stata chiamata una giuria della Federazione Italiana Cuochi (che ha patrocinato il concorso) mentre a designare il Premio speciale Stampa è stata incaricata una pattuglia di esperti composta da sei giornalisti enogastronomici rappresentativi delle varie realtà territoriali.
“è stata davvero una grande emozione – ci racconta Cornelia Conti titolare dell’azienda che si trova in luogo suggestivo, circondata dalla natura collinare dell’Appennino – un evento di alto livello che ci ha permesso di confrontarci con realtà simili alla nostra, condividendo esperienze ed idee”. Ma prima di arrivare alla finalissima il Podere Conti ha dovuto “sbaragliare” la concorrenza degli avversari. In una prima fase con i voti social che hanno permesso all’azienda filattierese di rappresentare l’ambito territoriale della Lunigiana e poi con i voti in “carne ed ossa” della giuria tecnica composta dalla presidente e due membri dell’Associazione Insegnanti di Cucina Italiana (AICI) che ha fatto visita ai 5 vincitori territoriali del concorso Upvivium per la Riserva della Biosfera dell’Appennino Tosco-Emiliano.
Un piatto che rappresenta l’Appennino con prodotti a Km 0

“Siamo davvero felici – sottolinea la signora Conti- che i giudici abbiano apprezzato il nostro prodotto che è stato pensato per valorizzare al meglio alcune delle eccellenze del territorio”. E del resto basta elencare le materie prime che compongono il piatto e che vanno ad esaltare i sapori del prodotto finale con dedizione, valorizzando le imprese fornitrici delle materie prime a km 0: “la zucca, le erbe aromatiche sono tutte raccolto dal nostro orto – sottolinea Cornelia Conti – e portate direttamente in cucina. La farina per la realizzazione dello scrigno viene da un mulino di Filattiera, la cipolla è di Treschietto, la caciotta proviene da un’azienda di Mulazzo e l’agnello è rigorosamente zerasco. Per andare a rappresentare anche l’altro versante dell’Appennino si va ad aggiungere l’aceto balsamico di Modena. In più c’è anche l’abbinamento con un vino rosso del territorio, un Riserve Terra D’Oriente Colli di Luni DOC”.
Grande la soddisfazione anche della sindaca, Annalisa Folloni, scesa ai bordi della Sila per accompagnare e sostenere gli imprenditori locali.
(Riccardo Sordi)