La crisi infinita di Carrarafiere tra difficoltà e sogni di rilancio

Un 2022 in leggero attivo non fa dimenticare le difficoltà. Con la riduzione del personale e la necessità di incassare dalle vendite della palazzina Mangiarotti e della Marmoteca. Ma non mancano i progetti per il rilancio.

La sede di Carrara Fiere
La sede di Carrara Fiere

Imm-CarraraFiere si trova in una situazione complicata e complessa. Non è cosa nuova del resto, considerato che la sua è una crisi che si trascina ormai da tempo. Ciò nonostante persiste la fiducia che sia un asset strategico per tutto il territorio e che, per questo, debba essere rilanciata. Non si può comunque non pensare di procedere prima, ad un necessario risanamento. L’amministratrice unica di Imm-CarraraFiere, Sandra Bianchi, illustrando in commissione bilancio, il piano industriale del prossimo triennio e le idee dietro una graduale ripartenza della struttura, ha prima comunicato la chiusura del bilancio 2022 con un piccolo utile, sebbene nel complesso, considerati gli anni passati, la situazione sia tutto tranne che risolta da un punto di vista di conti. A preoccupare sono soprattutto le cifre complessive che gravitano intorno a Imm, e il passivo che ancora pende sulla testa della struttura fieristica e per la quale, stando all’amministratrice, servirà per forza recuperare del denaro attraverso la vendita della palazzina Mangiarotti e della Marmoteca.

Sandra Bianchi
Sandra Bianchi

L’obiettivo è utilizzare le cifre della vendita per risanare una parte di debiti pregressi. Anche la sindaca Serena Arrighi, aveva indicato tale vendita quale unica via “Per anni si sono realizzate poche manifestazioni e spesso in perdita, avrebbe affermato Sandra Bianchi. In seguito, una volta fatto il necessario risanamento, sarà possibile pensare al rilancio, con eventi che garantiscano utili, o quantomeno il pareggio dei costi. Per il futuro bisognerà puntare sull’affittare spazi, creare utili con eventi, manifestazioni e concerti. La Regione vede anche di buon occhio l’utilizzo di un padiglione per lo sport, anche se per quest’ultimo aspetto ci vorranno almeno un paio di anni per le pratiche tecniche e burocratiche”.

Ma, tornando alla vendita, ad oggi, l’unica offerta presentata sul piatto è stata quella di Nausicaa. Fino al momento in cui questo surplus di risorse finanziarie non arriverà, parallelamente alla riduzione di personale che è già stata decisa, non è stato elaborato un vero e proprio piano di rilancio organico complessivo, ma ci sono delle idee sul tavolo per riorganizzare uno dei padiglioni, dedicandolo permanentemente ad attività sportiva, mentre anche l’idea di destinare il piazzale ai concerti, dopo il successo di quello di Gabbani, sembra essere promettente. In merito al personale, rimarranno 9 dipendenti; entro il 30 settembre, con Comune e Regione saranno definite le destinazioni degli altri dodici. Tra le idee, c’è quella di ampliare il Carrara 4×4 festival, coinvolgendo anche i camper e le due ruote, mentre esiste una trattativa aperta per portare la settimana della nautica.

Nel frattempo, però, un’altra tegola si abbatte sulla struttura. La Provincia, infatti, esce dalla società vendendo le sue quote azionarie. Palazzo Ducale ha deciso, lo scorso 20 settembre, di dismettere 812.890 azioni corrispondenti al 4,55% del totale azionario di Carrarafiere. Il prezzo a base d’asta è stato fissato in 566mila 994 euro per il lotto funzionale unico, quindi non frazionabile. Il termine per la presentazione della domanda di partecipazione e dell’offerta economica è stato fissato per le 12 del 19 ottobre.

La sindaca di Carrara, Serena Arrighi
La sindaca di Carrara, Serena Arrighi

Intanto da parte della sindaca di Carrara si garantisce l’impegno per la salvaguardia dei posti di lavoro. “Attraverso il coinvolgimento della sua società in house Nausicaa, dichiara la Arrighi, il Comune farà tutto il possibile ed è pronto ad assorbire parte di questi esuberi. Per dare una risposta esaustiva c’è bisogno che tutti facciano la loro parte a cominciare dalla Regione che, al pari del Comune, è socio di maggioranza di Imm-CarraraFiere, ma anche dagli altri enti ed istituzioni del territorio, molti dei quali hanno ancora quote nell’azienda. Condividiamo dunque le preoccupazioni delle organizzazioni sindacali a cui ribadiamo una volta di più la massima disponibilità al confronto e alla collaborazione da parte nostra, ma che invitiamo anche ad aumentare i propri sforzi nella tutela dei lavoratori di Imm-CarraraFiere, prestando, se possibile, particolare attenzione a tutte le possibilità di collocamento che si apriranno sul territorio e segnalando eventuali occasioni mancate”. (r.b.)