Calcio: la Pontremolese va verso il baratro e il Serricciolo torna a sorridere

Azzurri al limite dell’autolesionismo, cadono ancora in casa e vanno verso un finale di stagione pieno di interrogativi irrisolti. Il Serricciolo torna a vincere e riapre uno spiraglio sul futuro. Seconda sempre più incerta, specie dopo un turno ricco di pareggi, con il solo Tirrenia che si riscatta pesantemente a spese di un Monti indecoroso. La Filattierese va a punti, ma le speranze salvezza si assottigliano. Il Mulazzo torna a vincere e si riavvicina alla zona calda; poche le speranze per l’OM Pontremoli.

Network EMILIAOrmai diventa quasi ineludibile chiedersi, dopo ogni evento domenicale che coinvolge la Pontremolese, se si sia trattato di una semplice partita di calcio oppure se chi è salito a giocare a Pontremoli sapeva già anzitempo che, comunque andassero le cose, per fortuna o per la, speriamo, involontaria complicità del direttore di gara, alla fine sarebbe uscito ampiamente compensato per i propri sforzi. Perché da troppo tempo, azzarderemmo a dire anni, venire a Pontremoli, significa fare bottino, arrivando quasi a recriminare se si deve tornare a casa con un misero punticino. L’ironia alla quale ci siano atteggiati potrà dare fastidio a molti, ma purtroppo sottintende una verità che è sotto gli occhi di tutti e che, soprattutto in questi ultimi tempi, sta diventando una consuetudine che rischia di compromettere una stagione che doveva essere disputata all’insegna della transizione, quindi, senza troppe ambizioni, ma con pochi pericoli da correre. Ora il quadro si sta facendo sempre più complesso anche perché la pattuglia di squadre che fino a poco tempo fa ci stava alle spalle, ha allungato il passo lasciandoci sull’orlo del baratro e con prospettive tutte da verificare. Dire della partita è quasi superfluo, perché gli azzurri si trovati in dieci e sotto di un gol dopo appena un minuto, causa un rigore per i più discutibile, per il direttore di gara ineccepibile tanto da causare l’espulsione del reo. Il resto dice di una squadra vogliosa, capace di reagire al punto che dopo soli otto minuti è riescita a rimettere le cose in carreggiata, con gli ospiti però pronti a colpire non appena è cominciato a mancare il fiato e non avanzavano più le forze per tentare un nuovo recupero che permettesse di mettere in cassa almeno un punticino. Ora, avanzano otto giornate, la più parte da giocare con formazioni con l’acqua alla gola e quindi nient’affatto disposte a regalare qualcosa. Allora, sarà opportuno tirare fuori anche quello che non c’è perché rischiare adesso di entrare nella lotteria dei play out sarebbe una follia, visto che in passato non ci hanno mai portato bene non foss’altro che per una questione di carattere. Fortunatamente, ritrova gioco e voglia di riemergere il Serricciolo che torna alla vittoria e lo fa con un avversario di qualità, come il Pieve a Fosciana, a dire che se i ragazzi di Andreazzoli riescono a ritrovare la testa nulla gli sarebbe precluso. Sia chiaro però che non abbiamo nessuna intenzione di sbilanciarci perché, viste le ultime prestazioni, diventa difficile scommettere su una continuità reale. Certo, considerato che la salvezza è a un passo e che l’immediato propone impegni non insormontabili, l’idea di provare a rientrare nel giro potrebbe anche rifarsi viva, ma è necessario far girare al meglio tutto il sistema perché affidandosi al caso non si può costruire niente.Chi invece non smette di stupire e continua a rimescolare le carte sia in vetta che in coda è la Seconda categoria. Intanto, la bagarre per la vetta. Turno al limite del paradosso perché tre delle quattro contendenti al primato si accontentano di un pareggio e una sola dilaga per rimettersi nel giro senza indugio. Infatti, mentre la Torrelaghese si ferma sullo 0 a 0 a Carrara contro un ritrovato Atletico, il FilVilla deve lottare fino alla fine contro un Corsanico indomito per chiudere con un 3 a 3 quasi epico, ma ancora più significativo perché strappato in un altalena di situazioni di grandissimo effetto. Non è dammeno il Monzone che deve inseguire a Vecchiano fino a 10 minuti dalla fine per strappare un punto che permette di tenere le distanze nella giusta dimensione. L’avvilimento più cocente coinvolge la vicenda della quarta del lotto il Tirrenia che strapazza con punteggio tennistico un Monti che, una volta ancora, sembra essersi dimenticato della propria storia e delle ambizioni con cui aveva iniziato la stagione. Perdere ci può stare, ma farsi umiliare non ha proprio senso e qualche volta sarebbe meglio starsene a casa. Quanto alla coda, la Filattierese continua la striscia positiva ed esce con un punto sulla carta importante da Fivizzano, strappato proprio un attimo prima del fischio finale. Peccato che il resto dei confronti diretti per la salvezza non sia stato favorevole per i ragazzi di Centofanti perché da una parte il Fortis Camaiore, vincendo con il Lucca, ha riallargato il margine possibile per permettere di rientrare in zona play out e, nel contemp,o lo Sporting Pisa, battendo di misura la Palleronese, si è riportato a cinque lunghezze di distanza. In concreto, per quanto gli eventi possano indurre a cedere allo sconforto, non va scordato che anche qui mancano ancora otto giornate che non sono poche se la squadra riuscirà a tenere il passo degli ultimi tempi. Chiudendo al solito con la Terza categoria, anche se le cose restano penalizzanti per le nostre partecipanti, qualcosa di buono finalmente ha rifatto capolino. Il Mulazzo, infatti, è andato a vincere in casa del Fosdinovo con un concreto 2 a 0. Certo, non è stata un’impresa che possa far fare sogni troppo elevati, però che conta è il fatto che i malaspiniani si sono rifatti sotto alla pattuglia che si contende il paio di piazze ancora disponibili per i play off finali.

Luciano Bertocchi 

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