
Il 19 marzo l’AVIS di Fivizzano celebrerà un’importante ricorrenza
50 anni festeggiati con numeri record (1.407 donazioni nel 2016). L’orgoglio del presidente Benedetti si unisce alla consapevolezza che “bisogna coinvolgere sempre di più”

L’AVIS di Fivizzano compie 50 anni e l’evento sarà celebrato con una grande festa il prossimo 19 marzo. Il programma di massima è già stato definito: alle 9,30 i donatori, gli ospiti e le autorità si ritroveranno in piazza De Gasperi, presso la sede dell’associazione. Ad un sobrio rinfresco seguirà la formazione del corteo, che raggiungerà la prepositurale dei SS. Jacopo e Antonio, dove mons. Bernardo Marovelli celebrerà la S. Messa. Alle 13, in un noto ristorante della zona, pranzo sociale e consegna dei riconoscimenti. Sono, quindi, trascorsi 50 anni da quando, nel 1967, fu costituito il primo Consiglio della sezione, alla cui presidenza fu eletto Pietro Tolmino Conti. Vicepresidenti erano Sergio Giorgi e Aldo Barani, segretario Lorenzo Bertolini, consiglieri Mario Bianchi, Luigi Furletti, Mario Lippi, Vittorino Moratti e Giovanni Pucci. L’incarico di revisori dei conti fu affidato a Elio Zamboni, Luciano Pacetti, Carlo Senni; quello di probiviri a Luigi Chinca, Piero Bertoni, Michele Bocchi. Il Consiglio era espressione molto qualificata della comunità del capoluogo, pur rivolgendosi, l’associazione, a tutto il territorio comunale, che ha sempre garantito un numero notevole di volontari. Sono stati 50 anni caratterizzati da “dedizione ed impegno”, nella crescente consapevolezza che la “solidarietà, l’altruismo, la generosità” sono e devono essere i valori fondanti di una società, come del resto è scritto anche nell’articolo 2 della nostra Costituzione, che richiama “all’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà”. I numeri confermano queste affermazioni: dalle 295 donazioni del 1967 si è passati alle 1.407 sacche di sangue e di plasma del 2016, un record nazionale, se rapportate al numero degli abitanti.
Giustamente il presidente Enzo Benedetti – di Alebbio, piccolo borgo ai confini col comune di Casola – ha parlato di “raggiungimento di un traguardo importante, che obbliga, però, a far conoscere la donazione ad un sempre maggior numero di concittadini, in particolare ai giovani, i donatori del futuro”. Ne consegue – sono ancora parole sue – “la necessità di continuare il rapportocon le scuole, con le quali sono già state portate avanti numerose iniziative”. Noi ricordiamo quelle organizzate, di recente, ma anche molti anni fa, con i compianti Fulvio Francini, Giuseppe Simonelli, Pierino Domenichelli, storici dirigenti dell’associazione e della Pubblica Assistenza, che ha una nascita posteriore – inizio anni Settanta – e che opera nel settore dei servizi socio-sanitari. Il presidente Benedetti, nella presentazione della giornata del 19 marzo, ha voluto, a nome del Consiglio, “rivolgere un pensiero a tutti coloro che ne sono stati gli animatori, agli avisini che non sono più e agli attuali con un grazie di cuore per il sostegno concreto di ieri, oggi, domani”.
Andreino Fabiani