
Studenti e docenti impegnati in uno stimolante progetto
Da tempo gli studenti dell’Istituto Alberghiero “Pacinotti” di Bagnone ci hanno abituati a successi, affermazioni e premi che vanno nella direzione della “Buona Scuola”.
“Ci troviamo oggi – dicono il dirigente Lucia Baracchini e il sindaco di Bagnone Carletto Marconi – in un momento alquanto delicato per la formazione delle giovani generazioni; è necessario, perciò, un rinnovato impegno di riflessione verso le questioni educative e culturali che riguardano il mondo della formazione: la qualificazione dei curricoli scolastici e dei processi di apprendimento con diretti agganci al mondo del lavoro per un futuro meno precario”. In questo scenario è alquanto importante il “ristorante didattico”.
Un progetto “sposato” con entusiasmo dagli studenti dell’Alberghiero, che si sentono protagonisti nell’arte culinaria e nella raffinatezza del servire a tavola. Un’esperienza nata quattro anni fa sotto l’abile guida dei docenti. Nella sala polifunzionale, dal martedì al venerdì, i palati più golosi possono gustare le specialità preparate dagli studenti che lavorano a gruppi, dividendosi i compiti della cucina e del servizio sala. I menu cambiano spesso: non mancano verdure, carne, pesce ed il pane rigorosamente cotto in loco. Il ricavato viene reinvestito per il materiale didattico. Insomma, ragazzi in gamba che hanno portato persino a Montecarlo i sapori della nostra terra per farla conoscere ed apprezzare anche dal punto di vista del gusto.

È sempre il sindaco Carletto Marconi che chiosa, con soddisfazione: “La scuola è sempre stata al centro dell’attenzione delle nostre amministrazioni. Sull’Alberghiero puntiamo in modo particolare. I lavori per la costruzione della nuova scuola, veramente all’avanguardia, procedono speditamente. Pertanto la località Grottò diventerà presto il “campus scolastico” da sempre desiderato. Fiore all’occhiello dei nostri progetti, ma soprattutto opportunità di crescita e di formazione in linea con i tempi che necessitano di persone qualificate in grado di inserirsi nei percorsi lavorativi da cui i giovani traggono linfa ed energie per la loro dignità. Poiché il lavoro dà dignità alla vita”. Ivana Fornesi