
Alla cerimonia di inaugurazione della formella erano presenti i famigliari della vittima delle Brigate Rosse nativo di Casola in Lunigiana

La sorella Ottavia e il fratello Oviglio, assieme alla moglie Virginia Rizzo, famigliari del maresciallo dei Carabinieri Vittorio Battaglini, nativo di Casola in Lunigiana e ucciso in servizio a Genova Sanpierdarena, il 21 novembre 1979, a 44 anni, da un commando delle Brigate rosse, sono stati invitati dal Comune e dalla Provincia di Brescia, e dall’associazione “Familiari Caduti Strage di Piazza Loggia” a presenziare alla cerimonia di inaugurazione della posa di una formella dedicata al loro congiunto. Nella scia della legge del 2007 istitutiva del Giorno della memoria dedicato alle vittime del terrorismo, infatti, è stata creata, a Brescia, la Casa della Memoria: un itinerario che parte da Piazza Loggia – luogo della strage, compiuta da una formazione fascista il 28 maggio 1974, che causò 8 morti e 102 feriti – per snodarsi verso il Castello, passando per la Contrada S. Urbano. Lungo quel percorso sono collocate più di 200 formelle, ognuna delle quali ricorda una delle vittime della violenza politica armata. La cerimonia alla quale sono stati invitati i famigliari del maresciallo Battaglini si è svolta lo scorso 28 maggio, giorno anniversario del gesto eversivo, ed ha visto l’inaugurazione di tredici nuove formelle posate in ricordo di altrettante vittime. Già all’inizio degli anni 80, il maresciallo Battaglini era stato insignito di una medaglia d’oro al valor civile alla memoria con la seguente motivazione: “Capo equipaggio di autoradio operante in grande città ove la criminalità eversiva aveva assunto caratteri di particolare violenza, assolveva il proprio compito con profondo senso del dovere e sprezzo del pericolo. Nel corso di un servizio veniva proditoriamente aggredito e trucidato, unitamente ad altro militare dell’Arma, da un gruppo di terroristi, con numerosi colpi d’arma da fuoco esplosi da distanza ravvicinata mentre, con impegno e responsabile coraggio, svolgeva la propria missione”. L’attentato venne rivendicato dalla colonna genovese delle Brigate Rosse “Francesco Berardi”. Il Comune di Casola gli ha dedicato una piazza e una stele che lo ricorda. Da diversi anni è stata istituita una borsa di studio intitolata a Vittorio Battaglini, a cui partecipano gli studenti di terza media di Casola in Lunigiana. Corrado Leoni