Aulla: polemiche sui fanghi lasciati alla Filanda

Accesa discussione in consiglio sui resti dell’alluvione 2011, ancora non smaltiti. Il sindaco Valettini “ci siamo interessati del problema dopo che per anni se ne erano dimenticati tutti”. Le opposizioni “troppa fretta nel dare la licenza al nuovo supermercato”.

I fanghi accumulati nella zona della Filanda ad Aulla
I fanghi accumulati nella zona della Filanda ad Aulla

è alta la polemica ad Aulla sulla zona della Filanda, dove nel 2011 erano stati ammassati i fanghi dell’alluvione e le auto distrutte. Area dove è stato recentemente costruito un nuovo supermercato ma nella quale parte del terreno deve essere ancora bonificato. Durante il consiglio comunale che si è tenuto mercoledì 20 marzo il sindaco Roberto Valettini ha difeso l’operato dell’amministrazione che non “ha certamente alcuna responsabilità per la presenza dei fanghi dell’alluvione del 25 ottobre 2011 nell’area della ex Filanda. Le opposizioni consiliari, quindi, vadano a cercare qualcun altro, magari loro stesse, visto che si sono svegliate su questo tema soltanto da quando ci siamo noi ad amministrare Aulla”.

Il sindaco di Aulla Roberto Valettini
Il sindaco di Aulla Roberto Valettini

Il sindaco ripercorrendo l’iter della vicenda ricorda che “è stata un’ordinanza dell’ex sindaco Roberto Simoncini, datata 28 ottobre 2011, a stabilire che i fanghi dell’alluvione dovessero essere portati nell’area ex Filanda. Poi, esattamente un anno dopo, Antonino Mario Melara, dirigente della Protezione Civile regionale, comunicava al Comune di Aulla che non c’erano altri soldi a disposizione per un ulteriore smaltimento dei fanghi. Come dire: e ora pensateci voi. Quindi, sono seguiti anni di nulla cosmico e niente si è mosso nell’area ex Filanda, con le amministrazioni comunali targate Roberto Simoncini prima e Silvia Magnani dopo, la quale non ha fatto proprio nulla, e così le due gestioni commissariali, che sono parse disinteressarsi del problema. Risulta grottesco che vengano a sindacare soltanto adesso, quando noi abbiamo iniziato a mettere mano al problema fanghi e lo dimostra il mio interessamento presso Arpat, Regione e Asl già nel gennaio 2018”. Annunciando inoltre che sono stati messi a bilancio 227mila euro per la caratterizzazione e la successiva rimozione definitiva dei fanghi. E che entro fine aprile verrà fatta la gara per la rimozione, “un traguardo che è solo merito della nostra amministrazione”.

L'ex sindaco di Aulla Silvia Magnani
L’ex sindaco di Aulla Silvia Magnani

Ma le assicurazioni di Valettini non placano le minoranze che continuano ad attaccare. “Pochi amministratori conoscevano le operazioni in quell’area – sottolineano in tal senso dal coordinamento di Idee in comune – quella in cui sparivano fanghi e agivano ruspe senza che nessuno vedesse, quella in cui si frazionava e si movimentava terra senza che nessuno sapesse. Si ostinano a dire che loro si sono fatti carico del problema, ma prima con cecità, dopo con le forzature, infine con il silenzio, hanno assecondato un progetto che coinvolgeva un’area dove erano presenti i fanghi, solo per questo se ne sono interessati”. Ed anche la scelta di addossare la colpa alle precedenti amministrazioni non convince le minoranze “ricordiamo che Giovanni Schianchi è l’attuale segretario comunale del Partito Democratico e assessore all’ambiente nel periodo richiamato, Marusca Bonini all’epoca presidente del consiglio con delega alla salute, Alessandro Giovannoni assessore ai lavori pubblici, ora come allora”. Parole dure anche da parte di Silvia Magnani, ex sindaco e ora consigliere comunale. “Il consiglio comunale di mercoledì – dice – è stato convocato solo dopo un’interpellanza dell’opposizione. Chiedevamo risposte a poche e precise domande sulla costruzione del supermercato e sulla causa intentata dalla proprietà del terreno, che chiede di essere risarcita per un milione e 500mila euro, in virtù dell’occupazione dell’area con i fanghi dell’alluvione del 2011. Se il tribunale riterrà valide le sue ragioni, il Comune di Aulla dovrà risarcire una somma enorme e rischierà seriamente il dissesto finanziario. Ho chiesto al sindaco Valettini, e ancora chiedo, non avendo ottenuto risposte in consiglio comunale, perché prima di rilasciare una frettolosa licenza edilizia non siano state espletate tutte le verifiche relative ai fanghi presenti sull’area”.