
Elisabetta Dini, Claudio Carnacioli, Fabiola Formiga e Guido Franchetti, giovani (e meno), che si impegnano per la cultura e la difesa della tradizione

Non più “soldi”, ma arte e cultura nei locali fino a poco tempo fa occupati, in Monzone, dalla Monte dei Paschi. La sede dismessa della banca è stata trasformata in un piccolo teatro, dove si esibiscono artisti di valore, purtroppo per non più di 50 spettatori a rappresentazione, quanti ne può contenere la sala. Merito di Elisabetta Dini, che unisce all’amore per il teatro, coltivato con professionalità, l’attaccamento al proprio paese, Monzone, animata dal desiderio, come ha più volte espresso, di vivacizzarlo e di dimostrare che anche nei piccoli borghi si possono coltivare iniziative importanti e continuare a vivervi con soddisfazione. Per questo è nato lo “Spaccio culturale di Officine T.O.K.”, l’associazione di giovani di cui Elisabetta è vicepresidente e Ines Cattabriga presidente. “Tic tac: teatro in scatola” è la rassegna di spettacoli in atto, che sta riscuotendo un notevole successo di pubblico e di gradimento. I prossimi appuntamenti sono per giovedì 14 febbraio con “Comizi d’amore”, spettacolo di musica e parole con Rosanna Gentili e Francesco Giorgi, e per sabato 23 febbraio con “Il sorriso e il malinteso” di Toni Garbini e Dario Landi, che “attraverseranno” con letture il Decamerone di Boccaccio. Come Elisabetta Dini, anche altri giovani stanno dando lustro e nuove speranze, per il loro impegno e la loro bravura, alla comunità fivizzanese.


Viene in mente il soprano Fabiola Formiga, che recentemente si è esibita al Castello di Terrarossa, ma prima ha partecipato al concerto di capodanno a Vienna. C’è anche chi riscopre e si dedica con mentalità imprenditoriale all’arte radicata nella tradizione della trasformazione delle carni di maiale in salsicce, salami, mortadelle,…come i fratelli Oligeri di San Terenzo Monti, abilissimi e rinomati norcini, o come Claudio Carnacioli, intenzionato a rilanciare la Fattoria di Noletta di Moncigoli, appartenuta al conte Piccioli. Già attivo nei settori della macelleria e della gastronomia a Fivizzano e a Gragnola, Carnacioli destinerà la vasta collina moncigolese all’allevamento di razze italiane di bovini, ovini, maiali, pollame, che dovranno “star bene” nei luoghi loro riservati, all’aperto o nelle strutture, nel rispetto delle norme di salvaguardia ambientale.

Ampi spazi saranno utilizzati per la produzione di ortaggi, in modo da completare la filiera delle varie specialità. Gli animali allevati non saranno solo avviati alla macellazione, ma resi anche disponibili per chi li vuole acquistare per allevarli in proprio. Sicuramente le capacità imprenditoriali di Carnacioli nel settore fanno prevedere la costruzione di una grande azienda, che avrà effetti positivi anche sull’occupazione. Come, poi, non segnalare, fra quanti fanno onore al territorio, il nome di Guido Franchetti, artista solitario di Isolano, fresco reduce da due apprezzatissime mostre, a Poggibonsi e a Lerici, delle sue opere, che ricava dalla natura, come, ad esempio, dalla radice di un albero, nella quale si nascondono forme solo a lui visibili e che solo lui riesce a portare alla luce. Andreino Fabiani