
Il Consiglio comunale ha approvato anche i Piani di recupero delle case

Come era prevedibile, l’avanzo di amministrazione è stato al centro degli interventi e delle polemiche del Consiglio comunale di Fivizzano del 18 maggio. Il conto consuntivo è stato, comunque, approvato dalla maggioranza dei consiglieri, anche se il voto favorevole non era scontato dopo la presa di posizione molto critica, nei confronti del sindaco Paolo Grassi, espressa e resa pubblica con un documento scritto e firmato dal vicesindaco Massimiliano Plicanti e dai consiglieri Marco Dominici e Monica Ferrari, presidente, quest’ultima, dell’assemblea. Nella lettera, inviata anche al segretario comunale del PD, Piero Bardi, erano individuati, come possibili utilizzi dell’avanzo, la valorizzazione ed il recupero dei borghi e l’attivazione della Casa della Salute, ma era sollecitato anche un maggior impegno per portare a compimento la variante di Gragnola in direzione di Piandimolino. Posta al primo punto dell’ordine del giorno, la lettera ha rappresentato un assist inaspettato e ghiotto per le opposizioni: questi, infatti, per il contenuto e la inconsueta, per dei consiglieri e assessori di maggioranza, forma di protesta, hanno avuto gioco facile per parlare di disorganizzazione e mancanza di dialogo nella maggioranza e, addirittura, nella Giunta. La questione, però, è finita in una bolla di sapone, perché il tutto è stato ricondotto, come precisato dal vicesindaco, a semplice sollecitazione alla Giunta ad operare meglio e più collegialmente.



Da lì il voto di approvazione, seppur con riserve, del consuntivo, contestato, invece, dalle minoranze, con toni ed argomentazioni diverse: molto tecniche, ma anche politiche, quelle di Alessandro Domenichelli della lista “Cambiamo Adesso”, più concentrate su singoli aspetti e problemi quelli di Matteo Pinelli e Giovanna Gia, della stessa lista, di Oriano Spadoni di Forza Italia, di Mirko Moscatelli, sempre più lontano dall’Amministrazione e dal partito – il PD – nelle cui file era stato eletto. Tutti, però, sono stati concordi nel denunciare l’anomalia dell’avanzo – quest’anno di oltre 700mila euro – che si ripete da alcuni anni e che tiene bloccate risorse che potrebbero essere spese per risolvere alcuni dei numerosi problemi dei paesi del Comune. Non sarà, inoltre, facile spendere nemmeno quanto subito disponibile – oltre 400mila euro – tra progettazioni, approvazioni, appalti. Nel frattempo verrà contratto un mutuo – valutato una contraddizione, a fronte dell’avanzo – di 400mila euro per l’asfaltatura delle strade comunali nei tratti più disastrati. Il sindaco ha più volte ribadito di aver agito nel rispetto delle disposizioni legislative, pur non sempre condivise. Qualcuno ha voluto tirare in ballo anche l’eccessiva burocratizzazione delle procedure di spesa e uffici troppo succubi del rispetto dei vincoli.

Chiusa la discussione sul consuntivo, il Consiglio comunale ha approvato, nonostante il parere contrario dell’Ufficio di Ragioneria, la convenzione fra ASL, Pubblica Assistenza Valle del Lucido e Comune, a chiusura del contenzioso fra le prime due in relazione all’ospedaletto di Monzone, ora sede della Pubblica Assistenza, ma costruito e dato in dono al paese dopo il terremoto del 1920, quindi passato al Comune ed, infine, nella proprietà dell’ASL. Il parere contrario degli uffici è stato motivato dalle manutenzioni, ordinaria e straordinaria, temporaneamente a carico del Comune. Molto interessante è stata l’approvazione di Piani di recupero, relativi anche alle facciate e ai colori di nuclei case di Gassano, Fivizzano, Monzone Alto. Sicuramente potrebbero avere un maggior successo se assistiti, magari, da prestiti speciali con interventi sugli interessi di eventuali mutui, considerata l’esperienza positiva che si è registrata nel passato con questi incentivi. È stato, infine, approvato il piano delle antenne, con la raccomandazione di evitare collocazioni che potrebbero essere di danno alla salute. Andreino Fabiani