Il 125° anniversario della  Deputazione di Storia Patria

Si è riunita domenica mattina a Pontremoli la sezione locale della Deputazione di Storia Patria per le Province Parmensi

Da sinistra: il presidente della sezione pontremolese della Deputazione, Marco Angella, la studiosa Sara Taglialagamba, il sindaco Jacopo Ferri e Giuseppe Benelli

Una mattinata intensa quella del 30 giugno alle Stanze della Rosa. Il presidente Marco Angella della sezione di Pontremoli ha tracciato con puntuali ricerche le origini datate al 1899. Il presidente emerito Giuseppe Benelli ha aggiunto altre notizie sui Presidenti. Trovare le origini non è stato facile perché la sezione nostra, come quella di Piacenza e Terre Veleiati non dispongono di un archivio locale.
La storia ritrovata la raccogliamo dal testo della relazione di domenica 30 giugno gentilmente messo a nostra disposizione. Marco Angella alla fine ha sfogliato tutti le annate dell’Archivio Storico della Deputazione, una collana come “Annali” che registra al 1899 l’atto di nascita. Con questo importante indizio di partenza nell’archivio centrale sono venuti fuori i documenti, messi a disposizione con corredo di consigli di ricerca da parte di Leonardo Farinelli già presidente.
La Deputazione parmense fu fondata nel 1860 per conservare conoscenza di come erano gli stati parmensi prima dell’unità d’Italia. La prima Deputazione è quella di Torino nata già nel 1833.
Fu il governatore dell’Emilia Luigi Carlo Farini, poco dopo la seconda guerra di indipendenza a istituire il 10 febbraio 1860 le Deputazioni delle Province delle Romagne, Modenesi, Parmensi per conservare conoscenza dei luoghi di raccolta dei documenti antichi, classificarli, conservarli bene e darli alle stampe; raccogliere tradizioni, leggende, superstizioni ancora seguite fra le popolazioni non fornite di cultura [ma anche questo è un pregiudizio!! mia la nota].
Ancora si affermava l’intento di raccogliere a dizionario i vocaboli dei dialetti emiliani. Ma Marco ha trovato anche una fonte autorevole in Giosuè Carducci che raccolse scritti di storia e di erudizione.
Riguardo alla nostra Deputazione abbiamo un saggio del suo segretario Nicola Michelotti su Giancarlo Dosi Delfini detto “Giancarlo dell’Unità” che fu nella commissione che portò a Torino il voto per l’annessione al Piemonte nel 1859, c’era pure Giuseppe Verdi: si può vedere la figura nel monumento a Verdi in piazza Pilotta.
Membri locali per primi segnalati sono Camillo Cimati, Antonio Restori. La sottosezione allora così detta ha primo presidente per l’anno 1898-’99 Giovanni Mariotti. Chiamati a esserne membri anche Andrea Dosi, Giovanni Sforza con voto unanime.
Marco Angella aggiunge l’elenco dei successivi studiosi e dei primi studi pubblicati. Solo nel 1923 la sezione di Pontremoli ebbe un presidente, il senatore Cimati che scrisse un saggio su Dante in Lunigiana, nel suo giornale “A noi” che esce dal 1904 al 1908 Cimati pubblicò molti articoli eruditi grazie alla sua appartenenza alla Deputazione.
Sono anni in cui Giuseppe Micheli fonda Associazione e rivista “La Giovane Montagna” su cui nel 1907 esce il primo numero del Corriere Apuano.Il presidente attuale ha fotografato tutti i resoconti delle sedute scientifiche che potrebbero servire per scrivere la storia della nostra sezione.
Per ricordare i 125 anni di fondazione i relatori hanno avuto in omaggio una miscellanea di studi di Manfredo Giuliani presidente dal 1945. Sara Taglialagamba ha avuto l’incarico di commemorare il socio Mario Noferi ricercatore appassionato di storia e arte.

Maria Luisa Simoncelli