Una stagione non facile ma che sta facendo crescere i giovani cestisti
Campionato complicato quello della squadra dell’U14 maschile partecipante al Girone D ligure, reso difficile per numerosi aspetti. La politica dell’Associazione Sportiva Dilettantistica ASD Polisportiva Pontremolese – Basket Pontremoli, almeno nelle squadre giovanili, è sempre stata quella di far giocare il maggior numero di atleti e quindi, nella composizione del roster si è stati costretti nel mediare a varie difficoltà. La prima, la carenza di nati nel 2010, con solo due cestisti tesserati e quindi l’impossibilità di iscriverli al campionato relativo o, l’alternativa, di farli militare, delega federale permettendo, nel campionato U13 anche se scarsamente appetibile dal punto di vista tecnico, non confacente alla loro altezza e che avrebbe loro proibito, ovviamente, quella progressione di competenze e conoscenze e/o di confronti costruttivi. La seconda costituita dalla necessità di far giocare tutti dopo la pausa forzata degli anni scorsi dovuti alla pandemia che tutti conosciamo: si ricorda che il protocollo emanato dall’organo federale era assai stringente per le varie società e per quanto attiene la messa a referto dei giocatori in occasione delle varie partite.
L’allenatore – il pontremolese Daniele Tarantola – prosegue nel descrivere la composizione della squadra in cui milita anche il figlio Giacomo, ottimo componente in prestito da sempre alla categoria maggiore, quella dell’U15 e da un folto gruppo di maschi e femmine più giovani, delle classi 2011 e 2012 che non si sono mai allenati insieme, ma ognuno con il proprio allenatore. Una specie di selezione obbligatoria, un mix di tanti ragazzi volenterosi di giocare che hanno portato a termine l’impegno esaudendo la disponibilità e le aspettative societarie. Oltre il figlio sopra menzionato, gli altri componenti la squadra sono: Beghini C, Pizzanelli I, Trivelloni M, Bazzigalupi F, Porta S, Amri S, Sica A, Varni V, Caputi G, Bertocchi L, Beghini L, Tortorino A, Bottero A, Fantoni L, Saglia A, Seferi V e Donati G Purtroppo l’evidente differenza fisica e tecnica delle altre squadre, molto più affiatate e strutturate ha compromesso l’andamento del campionato, un poco sofferto che ha portato l’ottenimento di sole 3 vittorie ma, nonostante in certe occasioni si è rasentata una sorta di “Caporetto cestistica”, sono pervenuti anche segnali positivi sia dal collettivo che da parte di singoli giocatori, invitati da altre Società e dalla federazione per la disputa di campionati e provini più importanti. Al di là dei risultati, conclude l’Allenatore, “è servito da lezione per maturare alcuni buoni propositi agonistici per l’anno prossimo e prendere le distanze da alcune società con politiche formative giovanili di dubbia professionalità”.
(Fabio Moscatelli)