La geografia: così importante, così negletta nella scuola e nella vita

All’UniTre Pontremoli-Lunigiana la testimonianza del geografo carrarese Riccardo Canesi

Particolare del planisfero di Cantino del 1502

La descrizione scientifica della Terra ha origine molto antica anche se solo in età moderna ha avuto una sistemazione definitiva tematica e metodologica. Tra i geografi dell’età classica eccellenti furono Eratostene e Tolomeo d’Egitto.
Nelle nostre lezioni scolastiche la geografia non è mai al centro, ha ricordato il docente e molto attivo promotore di conoscenze geografiche Riccardo Canesi ospite della trasmissione Geo lunedì 12 febbraio.
Assente o quasi negli Istituti tecnici e poco considerata nelle scuole a indirizzo umanistico, la geografia è stata confusa dentro la storia: una geostoria affidata a insegnanti non specialisti, però è materia autonoma con suo voto distinto in pagella. In sede di scrutinio girava tra insegnanti la battuta che un bicchier d’acqua e un sei in geografia non si nega a nessuno, per dire che si poteva studiarla poco non essendoci rischio di bocciatura.
Nell’età contemporanea invece più che mai ci vuole una visione completa d’insieme, olistica del mondo se vogliamo capire e governare l’interconnessione sempre più stretta. Già da tempi remoti però le vicende umane hanno subito l’influenza di fattori geografici, in particolare dei fiumi e dei sistemi idrici.

il prof. Riccardo Canesi

Riccardo Canesi, nato a Carrara nel 1958, con zelo e passione si dedica a diffondere interesse e conoscenza per l’ampio campo dei fenomeni della geografia fisica, astronomica, biologica, antropica o umana, politica, economica.
Lo ha fatto come insegnante nelle scuole di Carrara, ora pensionato continua una militanza attiva a difesa dell’ambiente, è stato deputato al Parlamento eletto nel collegio Carrara e Lunigiana per la Federazione dei Verdi, l’impegno politico lo porta a occuparsi di Comitati per la difesa dell’ambiente, ha promosso con altri la fondazione del Parco dell’Appennino Tosco-Emiliano e quello delle Cinque Terre.
A Pontremoli è molto presente, ha presentato suoi libri, nel 2014 Mucche allo stato ebraico. Sono svarioni esilaranti che circolano in un paese a scarsa cultura geografica. Si è congedato dai suoi alunni prima del pensionamento col libro Avviso ai naviganti.
Il 12 febbraio ha tenuto una lezione magistrale alle Stanze della Rosa per l’Università delle Tre Età sui confini, una invenzione fatta dall’uomo, non dalla natura, per calcoli di potere politico, economico, di dominio su vegetali, animali, minerali, uomini.
Il cosiddetto corrugamento pirenaico-himalaiano è una catena naturale di monti continua che si è formata per orogenesi nel tempo ma l’uomo l’ha divisa con più di venti frontiere. I paesi del Medio Oriente sono divisi da confini tracciati a tavolino dalle ex-colonie europee con criteri spesso molto arbitrari e di cui paghiamo oggi le conseguenze; portano di nuovo guerre e crimini contro migranti di mare e di terra, respinti ai confini degli Stati.
L’Africa è una fitta rete di confini, divisa in 52 Stati per indebolirla e ancora sfruttarla da parte delle potenze egemoni del mondo. I confini d’Italia sono il mare e le linee spartiacque delle Alpi (ma anche questa è una convenzione decisa dall’uomo: ci sono torrenti d’Italia che scendono ai bacini del Reno e del Danubio).
La Magra al tempo di Cesare di ritorno dalla Gallia nel 49 a.C. era il confine settentrionale d’Italia con gli Appennini e il Rubicone I confini, i muri e le mura sono stata un’invenzione per respingere piuttosto che proteggere e tutto così contina.

I Campionati italiani di geografia:
un successo da lui ideato e diretto

Un momento dell’edizione 2022 dei Campionati di Geografia a Carrara (da facebook)

Da nove anni il geografo Riccardo Canesi organizza, prima per mezzo cartaceo e poi on-line causa covid, un campionato a cui hanno partecipato 3.300 alunni di scuole Medie e Superiori. Il suo sito è www.sosgeografia.it e, insieme all’Associazione italiana Insegnanti di geografia, all’Istituto “Domenico Zaccagna” di Carrara e a “Zaccagna, ieri e oggi”, ha coinvolto anche gli insegnanti.
Lo scopo è far divertire e far capire l’importanza della geografia. Vengono proposti dieci blocchi con 30 domande ciascuno da risolvere su clima, diritti umani, carte mute, molti giochi, graduatorie degli Stati per estensione, densità demografia e ogni tipo di domande pertinenti alla geografia.
In un’edizione fu messa la domanda sugli Houthi e non ci fu risposta. Essi oggi purtroppo sono entrati nella scena del mondo a causa delle violente tensioni che gravitano sul mar Rosso dove terroristi dello Yemen radicale sparano sui convogli mercantili con danni enormi e le conseguenze negative arrivano anche sulla nostra borsa della spesa.
I luoghi, gli abitanti non esistono se noi non li percepiamo con interesse di conoscere. In collaborazione con insegnanti ha pensato di allargare la gara anche con una sezione rivolta agli ottantenni e una rivolta ai bambini di sei-sette anni.
Le domande per partecipare al prossimo campionato del 14,15 e16 marzo 2024 sono già quasi tremila. I parametri di valutazione sono la correttezza di contenuto e la velocità di risposta.
Il vincitore guadagna un soggiorno nel Parco delle Apuane o sulle montagne dell’Appennino tosco-emiliano.

Maria Luisa Simoncelli