In Asia le celebrazioni del primo secolo di vita della Mongolia

La Repubblica di Mongolia ha concluso un secolo di vita: fu istituita nel 1924 ed è detta “esterna” per distinguerla dalla Mongolia, regione autonoma della vastissima Cina. La rivoluzione d’ottobre del 1917 in Russia aveva avuto ripercussioni anche in Asia continentale accendendo guerre civili che portarono alla nascita di Repubbliche popolari di modello marxista.
La Mongolia avviò nel 1921 la sua rivoluzione con azioni militari e politiche con appoggio dell’ormai consolidata Unione Sovietica. Nel 1924 è repubblica popolare come quelle dell’Europa dell’Est, a sovranità limitata, di fatto satellite dei sovietici.
Tutto cambia a gennaio 1990 quando finisce il comunismo e nasce la Federazione russa: la Mongolia si è avviata al sistema di mercato, riaffermata la proprietà privata, la libera impresa, nuova legge bancaria.
Oggi la Repubblica mongola ha sviluppato un’economia basata sul mercato delle materie prime che dispone in buona quantità anche se non ben sfruttate, ha ridotto di molto il nomadismo per tanti secoli praticato nei vasti altopiani e spinto fino alle invasioni in Europa; nel sec. XIII di Gengis Khan e poi di Tamerlano.
A Vignola, la nostra frazione, come in altri luoghi, nei giorni della II guerra mondiale abbiamo visto dei mongoli col loro caratteristico taglio degli occhi: arruolati nell’Armata rossa sovietica erano stati fatti prigionieri dai tedeschi che li avevano portati con sé come uomini di fatica dell’esercito.
Durante i rastrellamenti e incendi di Zeri del gennaio 1945 furono lasciati in case occupate ad accudire ai muli. La capitale della Repubblica di Mongolia esterna è Ulan Bator, in russo significa “eroe rosso”, la città fu così chiamata in onore del leader della rivoluzione del 1921 che portò nel 1924 alla nascita della Repubblica Popolare Mongola.
Nel recente libro di interviste di persone-ritratto di Lunigiana di Marco Angella si parla di David Bellatalla antropologo e viaggiatore della Spezia che ora vive a Ulan Bator: fece una quindicina di anni fa una spedizione paleontologica in Mongolia e grazie a lui fu salvata dall’estinzione la minoranza etnica degli Tsaatan; è autore del quinto volume della collana Prototypìa diretta da Beppe Mecconi di San Terenzo, anch’egli partecipe a quella spedizione.

(m.l.s.)