80 anni fa la Resistenza: fatti e personaggi della storia recente

Pontremoli. Con la presentazione del libro dedicato al partigiano Luciano Gianello si è concluso il ciclo di incontri promossi da ISRA e Anpi

Un momento della presentazione del libro di Piermichele Pollutri.
Un momento della presentazione del libro di Piermichele Pollutri.

Ogni venerdì un appuntamento in biblioteca a Pontremoli per conoscere vicende e protagonisti legati al periodo che va dalla firma dell’Armistizio nel settembre 1943 fra il Regno d’Italia (per tre anni al fianco della Germania di Hitler) e gli Alleati, passa per l’inizio della Resistenza e l’occupazione nazifascista per arrivare fino alla Liberazione. Promossi e organizzati dall’Istituto Storico della Resistenza Apuana e dalla sezione Anpi “Laura Seghettini” di Pontremoli (con il patrocinio del Comune e della Biblioteca civica “Cimati”), se ne sono tenuti tre per il rinvio, causa maltempo e allerta meteo, di quello di venerdì 22 settembre che era incentrato sul libro di Francesco Fantoni “Lalla, maestra partigiana” (Cooperativa Torrano Domani, 2023) dedicato alla figura di Graziella Tassi, staffetta della “Beretta”. I primi due incontri sono stati dedicati ad altrettanti libri che, in forma di romanzo o di saggio, hanno affrontato le vicende storiche di quel periodo. Con la presentazione di “La Cascina delle Piane” (Chiappini, 2023), il dott. Matteo Manzin ha concluso la trilogia incentrata sulle figure di Maurizio, medico condotto di Aulla, e della bella ed enigmatica Elizabeth: due protagonisti “di fantasia” ma collocati all’interno di un rigoroso quadro storico. In questo terzo romanzo (ma non è detto sia davvero l’ultimo…), l’autore li colloca nelle vicende della guerra civile spagnola, della guerra mondiale, della deportazione in un campo di prigionia inglese fino ai combattimenti nelle file della Resistenza in Lunigiana che si conclude con la Liberazione di Aulla. Un romanzo che scorre agile e permette anche a coloro che hanno meno dimestichezza con la nostra storia recente di avvicinarsi e conoscere vicende di fondamentale importanza per confrontarsi con il presente.

Un momento del secondo incontro con Luigi Leonardi, presentato da Angelo Angella
Un momento del secondo incontro con Luigi Leonardi, presentato da Angelo Angella

Venerdì 15 settembre Luigi Leonardi ha presentato “Apua Madre”, la ferocia delle stragi nazifasciste dai documenti inediti del SIM (Mursia, 2022): un incontro nel quale si sono ripercorse alcune delle vicende più drammatiche dei venti, lunghi e tragici mesi di occupazione della Lunigiana. Dai ripetuti rastrellamenti (dalla primavera 1944 al gennaio 1945) all’estate delle stragi nazifasciste in un territorio retrovia della Linea Gotica, ultimo baluardo eretto dall’esercito nazista contro l’avanzata degli Alleati. Ultimo incontro venerdì scorso, quello dedicato ad uno dei personaggi più interessanti dell’ampio panorama della Resistenza locale: Piermichele Pollutri ha infatti presentato il suo “Ferro. Vita ribelle di Luciano ‘Mirko’ Gianello partigiano” (Red Star Press, 2023). Friulano di nascita, pontremolese di adozione al seguito del padre capostazione, Luciano Gianello è stato uno dei nove eroi della battaglia del Lago Santo del marzo 1944, quella che dimostrò a tutti che il terribile esercito nazista poteva essere sconfitto. La lettura della grande lapide posta all’ingresso del rifugio “Mariotti” è una testimonianza fondamentale per comprendere la storia e gli eventi di quei mesi. Ma Gianello è stato molto altro: giovane (classe 1925) e scaltro, con altri coetanei aveva aderito alla “Banda d’Affori”, una soluzione temporanea trovata da quel gruppo di ragazzi che volevano sfuggire alla chiamata alle armi dell’esercito fascista della Repubblica Sociale Italiana. Ma alla prima occasione si unì con i partigiani del “Picelli” di Fermo Ognibene e Dante Castellucci e ne divenne uno degli elementi di spicco. Conquistata la libertà, dopo il 25 aprile non si congedò dalla Resistenza, continuando a prestare la propria opera di sminatore: morirà il 22 novembre 1945 nel greto del torrente Taverone mentre, con il fratello Romano e i compagni Luciano Braccelli e Silvano Bozzoli, stava facendo brillare una grande quantità di esplosivo. L’incontro conclusivo del ciclo in ricordo dell’80° dell’inizio della Resistenza, ha visto la partecipazione di un numeroso pubblico ed è stato impreziosito dalla presenza a Pontremoli di Giovanna Gianello, nipote di “Mirko” e di Brunella Manotti, presidente dell’Anpi di Parma. La prima ha condiviso i ricordi tramandati in famiglia sullo zio partigiano fino ad arrivare agli eventi più recenti, come il ritrovamento, nel 2012 nella cantina della casa di famiglia a Langhirano, di un vero e proprio arsenale di armi e munizioni da guerra che Luciano aveva accumulato nei mesi della lotta partigiana. C’era anche il famoso bazooka con il quale “Mirko” si era fatto fotografare negli ultimi giorni della Resistenza. La presidente dell’Anpi di Parma, Brunella Manotti, da parte sua, ha sottolineato il contributo offerto alla Libertà e alla Democrazia di uomini come Luciano Gianello, per il quale la Resistenza non era finita il 25 aprile. Lui e gli altri partigiani italiani, migliaia di uomini e donne, pur essendo una minoranza, seppe portare dalla propria parte la maggioranza della popolazione che li aiutò con quella “Resistenza civile” fondamentale per il vittorioso cammino verso la Pace e la Libertà, conquistate a prezzo di grandi sacrifici, compreso quello della propria vita.

Paolo Bissoli