Torna il calcio nostrano all’insegna della crescita

Dopo le incertezze seguite alla conclusione dei tornei play off, finalmente il nostro calcio ha avuto quanto meritava e si propone con il Mulazzo in Prima. Un quadro un po’ più stimolante almeno in termini di qualità e di storia. Intanto si parte con le Coppe di Categoria e al solito sarà una battaglia tutta in famiglia, cosa che continua ad essere incomprensibile perché qualora ci fossero dei meriti diffusi comunque la rappresentanza sarà ridotta al minimo. Ma non ci stupiamo proprio di niente, visti i precedenti.

Il Mulazzo Calcio festeggiato in Comune per la promozione in Prima Categoria
Il Mulazzo Calcio festeggiato in Comune per la promozione in Prima Categoria

Sarà che il tempo passa inesorabile e anche il calcio sta perdendo sempre più interesse visto quanto gli sta crescendo intorno, ma sinceramente la pausa da maggio, in pratica, fino a settembre non ci ha pesato affatto. Non fosse stato per la vicenda del Mulazzo, di fatto avremmo steso un velo su quanto accaduto sapendo bene che gli sviluppi collegati al mercato e alle prestazioni preavvio stagione non rappresentavano certo qualcosa cui prestare la dovuta attenzione, almeno in termini di qualità.

Pur intuendo le reazioni a queste affermazioni, non c’è dubbio però che il quadro, almeno in termini di qualità è cambiato perché il giusto inserimento proprio del Mulazzo in Prima Categoria rilancia un pochino questo nostro calcio che, davvero, a parte le debite eccezioni, sembrava ormai sull’orlo del tracollo. Ora, per lo meno, avremo due squadre nel massimo torneo di categoria per una competizione un po’ più vivace e degna di essere seguita negli sviluppi, soprattutto se il Serricciolo riuscirà a tornare ai fasti delle sue stagioni migliori e si rimetterà in grado di essere tra le protagoniste di un torneo che, visto in un’ottica particolare, può essere ricco di spunti. Quanto al resto, grandi attese intorno alla Pontremolese che non sarà più sola, ma vedrà al suo fianco il San Marco Avenza per una lotta diretta da sempre ricca di interesse.

Quanto alla Seconda, con la promozione della Villafranchese, per un ritorno atteso e sperato, le nostre fonazioni si attestano a quattro, numero davvero risicato vista l’abbondanza degli ultimi tempi. Ai gialloneri si affiancheranno, infatti, Filattierese, Fivizzanese e Monzone, ovvero un parterre di grandi deluse, sempre in attesa di rinascita, da troppo incapaci di tirare fuori le unghie per ritrovare il palcoscenico degno di tanto passato. Stando ai fatti, visto che la concorrenza provinciale sarà davvero agguerrita, c’è da aspettarsi un torneo ricco di sorprese tutte da verificare.

La squadra della Pontremolese 1919
La squadra della Pontremolese 1919

Ma, la verifica è già pronta perché il prossimo 3 settembre scatterà il primo turno delle Coppe di categoria, con la Pontremolese che se la dovrà vedere, udite, udite!, con il San Marco Avenza; in Prima il Mulazzo avrà come avversarie il Serricciolo e il Romagnano, ovvero le tre rappresentanti della provincia, mentre in Seconda andranno in onda due triangolari, il primo composto da Monzone, Fivizzanese e Atl. Carrara, il secondo da Villafranchese, Filattierese e Carrarese Giovani, ovvero tutta la rappresentanza di casa nostra a darsele di santa ragione al di là della possibile qualità e delle prospettive di potersi confrontare da subito con le concorrenti sia in campionato, sia nelle altre realtà della regione. E già, perché per un assurdo gioco incomprensibile, la Coppe sono organizzate mettendo l’una contro l’altra le squadre locali, con la prospettiva che, alla fine, certo una passerà il turno, ma resterà sempre una cosa in famiglia, tralasciando così la possibilità che le diverse realtà calcistiche comincino a confrontarsi, anche per valutare da subito quale sia la effettiva caratura delle squadre che andranno a formare i diversi campionati e, soprattutto, quale sia la effettiva qualità che circola in regione.

La festa dei giocatori e dei supporter della Villafranchese per la promozione in Seconda Categoria
La festa dei giocatori e dei supporter della Villafranchese
per la promozione in Seconda Categoria

Sarà un’idea nostra, ma al di là dei possibili costi, comunque marginali, l’ampliamento del confronto potrebbe essere non solo di stimolo, ma anche un‘occasione di riflessione sulla effettiva qualità delle formazioni che andranno in campo al momento opportuno e, soprattutto l’opportunità di valutare se a livello regionale i livelli sono uguali, oppure tra un torneo e l’altro ci siano differenze che nei fatti non possono essere dimostrate se non nella lotteria dei play off e dei play out, ma già a stagione finita. Certo, qualche realtà fin dall’inizio potrebbe essere esclusa, ma allo stesso modo, laddove insista un qualità effettiva, rischia di essere coartata da confronti diretti di ben poco significato visto che le rispettive qualità emergeranno nel corso dei tornei regolari. Insomma, siamo alle solite e nulla cambia, ma procediamo con un conservatorismo che ha il solo pregio di diminuire costantemente l’interesse verso il settore, senza che nessuno si preoccupi di fare qualcosa di concreto per migliorare la situazione.

Alla faccia delle rimostranze, quindi, appuntamento alla prossima settimana, quando avremo i primi riscontri derivati da impegni effettivi che ci diranno, seppure in modo decisamente parziale quale potrà essere il futuro che ci attende. Di certo, lo spettacolo non dovrebbe mancare perché, ed è l’unico pregio, andremo a rivivere confronti di lunga tradizione, il più interessante dei quali resta quel Pontremolese-San Marco Avenza sul quale abbiamo versato fiumi di inchiostro e che, per tradizione, pende sempre in negativo per i colori azzurri. Logico, quindi, attendersi la sorpresa di giornata, presupposto per una bagarre a tutto campo che si ribalterà sugli altri terreni di gioco che, appena appena rinsanguati da una pioggia benedetta, dovrebbero godere per essere nuovamente calcati in vista di una stagione tutta ancora da scrivere, ma certo, già dalle prime fasi, ricca di attese come non avveniva da troppo tempo.

(Luciano Bertocchi)