Pubblicato sul canale facebook della Diocesi di Massa Carrara – Pontremoli il diario dei nostri giovani alla Giornata Mondiale della Gioventù che si è tenuta nella capitale portoghese
Il racconto della “spedizione” a Lisbona del gruppo di giovani della nostra diocesi (guidati dal vescovo Mario con don Maurizio Manganelli, responsabile della Pastorale giovanile diocesana) alla GMG 2023, è stato tenuto aggiornato da Irene Bertelloni sul canale facebook dell’Ufficio diocesano per le Comunicazioni sociali.
Inizia con l’arrivo a Saragozza (Spagna) nella giornata del 1° agosto, dove “dopo i primi momenti di conoscenza con altri pellegrini italiani e stranieri (Stati Uniti ed Ecuador), il gruppo ha visitato il Santuario di Nostra Signora del Pilar”.
Lì il vescovo ha celebrato la Santa Messa, “affidando alla Vergine i giovani in viaggio, il loro cammino di GMG e l’intera diocesi”.
Il 2 agosto è stato, invece, il grande giorno dell’arrivo a Lisbona: “selfie di rito e accoglienza festosa agli altri gruppi con un ‘tunnel dell’amicizia’”.
Alle 20, Festa degli italiani (circa 65mila), con interventi di don Luigi Ciotti, fondatore di ‘Libera,’ e dello scrittore Enrico Galiano.
All’inizio, lettura del messaggio del presidente della Repubblica; la pallavolista Cristina Chirichella ha portato sul palco la bandiera italiana firmata dallo stesso Mattarella. La giornata del 3 agosto è stata scandita da due momenti.
“In mattinata i ragazzi hanno preso parte alla catechesi – guidata da mons. Camillo Cibotti, Vescovo di Isernia e Venafro – nella parrocchia di San Domingo de Carmoes, [dove erano ospitati assieme ai giovani di Siena, Grosseto e Fiesole, ndr]. Poi la celebrazione presieduta da mons. Paolo Giulietti, arcivescovo di Lucca”.
La sera è stata dedicata all’accoglienza di Papa Francesco nel Parque Eduardo VII: “un tripudio di colori, voci e canti con la partecipazione di circa 500.000 giovani. Una buona postazione, tanta pazienza e un pizzico di fortuna hanno consentito ai nostri giovani di vedere il Santo Padre davvero da vicino”.
Il 4 agosto, giorno della riconciliazione, sempre nella parrocchia ospite. Presenti mons. Giulietti, che ha guidato la celebrazione, e il nostro Vescovo Mario. “Nel pomeriggio una parte del gruppo si è recato in battello sull’altra riva del fiume Tago per fare visita alla statua del ‘Cristo Rei’… Tra gemellaggi improvvisati e qualche giro nel centro storico il tempo passa in fretta. Alle 18 ha avuto inizio la Via Crucis guidata da Francesco”.
Alle 8,15 del 5 agosto inizia “il viaggio dei nostri giovani verso il Campo da Graça di Parc Tejo, dove si terrà la Veglia di questa sera… un fiume ininterrotto di persone sta continuando ad arrivare a Parc Tejo… Il caldo si fa sentire molto e l’attesa sotto il sole mette alla prova i ragazzi, ma vale la pena resistere”.
“Senza paura! Guardate le vostre radici di gioia e andate avanti, senza paura!”. Queste le parole scandite da Papa Francesco nella notte di Lisbona davanti a 1 milione e mezzo di giovani arrivati da tutto il mondo.
“Alzati, seguimi: sono queste le parole chiave della GMG di Lisbona: i giovani sono invitati dal Papa a mettersi in gioco e a condividere con gli altri la felicità che hanno ricevuto… Segue l’Adorazione Eucaristica: quando il Santissimo viene esposto, cala un prezioso e lunghissimo silenzio”.
L’appuntamento è per la mattina dopo, per la S. Messa di chiusura della GMG 2023. “Non è stato facile prendere sonno, accampati sui sacchi a pelo stesi sul Campo de Graca… Così molti, alle 6,30 di domenica 6 agosto, si sono svegliati senza aver mai aver chiuso gli occhi del tutto”.
La Messa conclusiva, ben calibrata e coinvolgente, fa dimenticare la fatica. “Non sono più io – dice il Santo Padre – è Gesù stesso che vi guarda ora… conosce il cuore di ognuno di voi… E oggi Lui dice a voi: ‘non temete, coraggio, non abbiate paura!’”.
Poi l’arrivederci in Corea del Sud nel 2027. È il momento di lasciare Lisbona. “Dopocena, i volontari della parrocchia organizzano un dj set che fa divertire insieme ragazzi italiani e portoghesi.
A concludere la serata, il Vescovo Mario e don Maurizio, a nome di tutti, consegnano al parroco, una statua di marmo raffigurante una figura femminile e le Alpi Apuane per esprimere concretamente la gratitudine provata per essere stati accolti come fratelli. “Stasera siamo stanchi, ha detto padre Thiago ringraziando, ma siamo davvero contenti e speriamo di potervi avere nuovamente qui con noi in futuro”.