
Rinnovato dopo l’incendio di ottobre. Soddisfatto Aldo Magnani dopo otto mesi di duro lavoro

Il ristorante era andato a fuoco nell’autunno scorso, e il 10 giugno “La Borella” di Aldo Magnani ha riaperto i battenti: una gran bella notizia, attesa da tanti, che restituisce al territorio uno dei luoghi storici della ristorazione a cavallo tra Toscana ed Emilia. Una riapertura non pubblicizzata, per ripartire con calma, ma la notizia si è propagata così in fretta nelle due vallate che nei due fine settimana successivi il locale ha fatto il tutto esaurito. Sono trascorsi otto mesi da quel 5 ottobre dello scorso anno quando il ristorante fu semidistrutto dall’incendio che si era sviluppato all’improvviso da un corto circuito dell’impianto elettrico.

Nei locali al piano terra si era salvato ben poco, giusto qualche attrezzatura da cucina: “era tutto distrutto – spiega Aldo Magnani, da quattro decenni titolare del famoso locale – il fuoco era partito dalla veranda e si era propagato all’interno attraverso i rivestimenti e gli arredi in legno. Un calore così intenso che ha fuso perfino la ghisa dei termosifoni, le affettatrici d’acciaio, i frigoriferi e tutto quanto era nelle sale”. Di fronte a quel disastro la voglia di ripartire aveva tuttavia ben presto avuto la meglio sulla disperazione e ora il risultato è sorprendente: un locale rinnovato mantenendo un aspetto familiare ma con qualche tocco di tendenza; e poi pavimenti, intonaci, infissi, impianti, arredi… tutto nuovo. Della tradizione anche il personale e, naturalmente, il menù, quello che da anni fa della Borella un ristorante che è una garanzia, un luogo del “mangiar bene” in un ambiente di grande suggestione.
E fin da queste prime settimane la gente ha dimostrato di apprezzare: “C’era molta attesa per la riapertura – confida Magnani visibilmente soddisfatto di un risultato per il quale è stato qui al lavoro, ogni giorno, per otto mesi – e nonostante non abbiamo fatto nessuna pubblicità siamo ripartiti subito con molte presenze, tutti i vecchi clienti che erano quasi increduli vedendo la nuova veste del ristorante”. Alla Borrella, con i suoi 80 posti a tavola, l’accoglienza è garantita, così come un menu tipico dei sapori dell’Appennino che non stanca mai. Ne sono passati di anni da quel 1966 quando Palma Magnani aveva aperto un primo, piccolo locale lì dove ormai il Passo è in vista: panini con affettati di qualità e una buona bevuta erano stati gli ingredienti subito vincenti. In entrambi i versanti, da Pontremoli e da Berceto, si era ben presto diffusa l’abitudine dell’escursione alla Cisa con tappa d’obbligo “da Magnani” per pane e prosciutto. Più volte ingrandito grazie al lavoro di papà Nando per far fronte alla sempre crescente richiesta della clientela, all’inizio degli anni Ottanta il locale è passato alla gestione di Aldo che continua a lavorare nel solco della tradizione. E i clienti rispondono, apprezzando soddisfatti!
Paolo Bissoli