FI e il Comitato per la difesa della salute temono un impoverimento dei servizi
Con una ragionata e pacata replica alle preoccupate osservazioni di Vittorio Marini, coordinatore locale di Forza Italia, e alle accuse di “sfrenato depauperamento di servizi” del Comitato in difesa della Salute, il sindaco Gianluigi Giannetti torna a parlare dell’ospedale Sant’Antonio Abate, croce e delizia di Fivizzano. Scrive Marini che l’ospedale non ha un’identità e continua a perdere servizi. Non rimane, pertanto, che difendere quanto esiste: “gli ambulatori, il pronto soccorso, la chirurgia elettiva, quel poco che c’è di ortopedia e di pneumologia”, ma, soprattutto, è necessario affidare la Lunigiana ad un “direttore sanitario”, che riorganizzi i servizi degli ospedali di Fivizzano e di Pontremoli, assegnando a ciascuno il proprio ruolo e realizzando quanto approvato dal Consiglio Regionale. Più severa la presa di posizione del Comitato per la difesa del diritto alla salute in Lunigiana, animato dai fivizzanesi Maria Trivelli e Gabriele Mazzoni, che, in un documento, denunciano “il depauperamento dei servizi essenziali: ambulatori di pneumologia aperti due giorni invece dei 6 settimanali promessi; due soli giorni anche per quelli ortopedici; chirurgia ridotta a piccoli interventi; esami strumentali soppressi (mammografie, ecografie per neonati)”. E, poi, le lunghe attese per RX e TAC e la riduzione dei servizi ambulatoriali (urologo e neurologo presenti due sole volte al mese, ad esempio).
L’intervento del sindaco Gianluigi Giannetti parte dall’ammettere che l’ospedale, “rispetto al suo glorioso passato, ha avuto un chiaro e fisiologico ridimensionamento, senza, però, aver perso, negli ultimi 4 anni, alcun servizio, anzi, con la nascita del Don Gnocchi, oggi ne fornisce di funzionanti per medicina, oncologia, radiologia, pronto soccorso, laboratorio analisi. Inoltre è a disposizione una TAC di ultima generazione inaugurata a luglio e il dottor Pasquali Luciano, responsabile di endoscopia, appena pensionato è stato sostituito”. Giannetti fa anche riferimento ai prossimi investimenti di 6 milioni di euro per la sicurezza sismica e per l’osservazione breve al Pronto Soccorso. Riconosce, certo, “che ci sono difficoltà e qualche carenza in alcuni servizi”, ma è proprio ad essi che sta dedicando un quotidiano impegno presso i vertici aziendali e regionali, per trovare le giuste soluzioni, a voler dire che l’ospedale è da sempre al centro della sua attenzione, come è dimostrato anche dalla 3 giorni di Consiglio Comunale sul suo futuro, tenutasi nel 2019.
Andreino Fabiani