Sanità: operativo il voucher per il trasporto gratuito delle persone con difficoltà

Iniziativa della Regione partita dal 15 gennaio per permettere il raggiungere il luogo di cura a chi non ha modo di arrivarci autonomamente. Per potere usufruire del servizio bisogna avere un Isee inferiore a 18 mila euro.

Dal 15 gennaio sono operative in Toscana nuove procedure, per le persone con fragilità socio economica che non hanno modo di raggiungere il luogo di cura autonomamente, per usufruire, all’interno del sistema sanitario, del servizio di trasporto per cicli di prestazioni diagnostico-terapeutiche. In pratica i cittadini aventi diritto al trasporto dovranno essere in ossesso di un voucher gratuito per cicli di prestazioni prescritti dai medici di medicina generale o da uno specialista. Un aiuto pensato e rivolto a chi soffre una condizione economica e sociale di fragilità: per le persone ad esempio che vivono da sole o con un disabile o altro anziano ultrasettantacinquenne, per chi ha parenti ma che risiedono, fino al terzo grado, ad almeno cinquanta chilometri di distanza, per le persone con gravi di problemi di salute o ancora semplicemente impossibilitate ad usare l’auto propria o i servizi di trasporto pubblico locale. Tutte con soglia di accesso legata ad un Isee, scaglionato a seconda della distanza dal luogo dove si erogano le prestazioni, fino ad un massimo di 18mila euro. Per godere dei voucher, che andranno richiesti alla Asl di competenza, si dovrà possedere almeno due di queste condizioni. La possibilità economica, misurata per l’appunto con Isee, determinerà invece la tipologia ed ampiezza del servizio: fino a 9.360 euro annui di Isee si potrà infatti essere accompagnati a qualunque distanza; con un Isee tra 9.360 e 12mila euro si potrà sfruttare il trasporto gratuito se il luogo di cura è lontano più di dieci chilometri, più di trenta chilometri con Isee tra 12 e 15 mila euro e oltre cinquanta chilometri con Isee tra 15 e 18 mila euro annui. Oltre questo tetto economico non si potrà disporre del voucher. Per richiederlo si dovrà compilare un’autocertificazione: il 10% delle domande sarà sottoposta a controllo e verifica. In ogni caso il modulo potrà essere compilato da casa accedendo on line con Spid, carta sanitaria o carta di identità elettronica, all’indirizzo https://trasportosociale.ssr.toscana.it. Ci si potrà rivolgere anche a Cup aziendali, Botteghe della salute e Caf accreditati. Terminata la fase di sperimentazione, che durerà sei mesi, sulla base dei volumi e del tipo di utenza individuata, le zone distretto e società della salute svilupperanno progetti specifici, assieme alle associazioni di volontariato, finanziati con fondi strutturali europei. La novità arriva dopo l’introduzione, lo scorso ottobre, della ricetta elettronica per la prescrizione del trasporto sanitario (escluso quello di emergenza ed urgenza). Se le regole non sono cambiate, con la riorganizzazione, che ha reso più uniforme l’applicazione delle azioni, sono però emerse nuove necessità e bisogni legati a circoscritte condizioni di fragilità. Da qui la sperimentazione del nuovo servizio e dei voucher, per rispondere ai bisogni emersi. Venendo a livello locale, Paolo Angella, priore della Misericordia di Pontremoli sottolinea come “per quanto riguarda il nostro servizio non c’è alcuna modifica. È chiaro che è un sistema che andrà rodato e che potrebbe creare qualche difficoltà alle persone meno avvezze alle procedure informatiche, come gli anziani”.

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