Giannetti: con la “green community” una Lunigiana ecosostenibile

Il presidente dell’Unione illustra il progetto “green community” finanziato dal PNRR. In arrivo fotovoltaico, colonnine per la ricarica di auto e bici e un innovativo sistema di crediti per la gestione sostenibile delle risorse forestali. Un successo condiviso da tutti i sindaci dell’Unione.

“Una Lunigiana autosufficiente da un punto di vista energetico e capace di una sostenibilità ambientale nella mobilità e nell’impiego delle sue risorse naturali”: non nasconde la propria soddisfazione Gianluigi Giannetti, sindaco di Fivizzano e presidente dell’Unione dei Comuni, nell’illustrare gli obiettivi che l’ente comprensoriale intende raggiungere con la somma di 2,6 milioni di euro ottenuta con la partecipazione al Bando PNRR sulle “green community”, in cui la Lunigiana è risultata prima tra le 179 comunità che hanno presentato i propri progetti (35 quelli finanziati).

Gianluigi Giannetti, sindaco di Fivizzano, e presidente dell'Unione di Comuni
Gianluigi Giannetti, sindaco di Fivizzano, e presidente dell’Unione di Comuni

Presidente, come è stato costruito quello che il Ministero degli Affari Regionali ha reputato il miglior progetto?
Il successo risiede soprattutto nell’avere presentato un progetto che spazia su tutti gli ambiti previsti: la gestione integrata e certificata del patrimonio agro-forestale e delle risorse idriche; la produzione di energia da fonti rinnovabili locali, lo sviluppo di un turismo sostenibile; la costruzione e gestione sostenibile del patrimonio edilizio; l’efficienza energetica; lo sviluppo di attività produttive “zero rifiuti”; l’integrazione dei servizi di mobilità e lo sviluppo di un modello di azienda agricola sostenibile.

Quanto ha pesato l’adesione di 5 comuni lunigianesi al Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano?
L’adesione al Parco ha avuto un peso rilevantissimo nella definizione dei punteggi, in particolare le misure finanziate due anni fa all’interno del progetto “Parchi per il Clima” hanno dato una spinta importante alla nostra credibilità.

Nel concreto come verranno spesi i soldi ottenuti?
Circa la metà delle risorse saranno impiegate nella progettazione degli interventi su nuove tecnologie e risparmio energetico. La parte rimanente andrà invece alla realizzazione di progetti veri e propri.

Significa che la metà del finanziamento non si tradurrà interventi concreti sul territorio?
Al contrario. Quando parliamo di progettazione parliamo di finanziare o cofinanziare la partecipazione ad ulteriori bandi regionali, europei e di altri ministeri in materia di sostenibilità ambientale. Questo significa che le risorse impiegate in progettazione avranno un effetto moltiplicativo dei 2,6 milioni già ottenuti. Nella compilazione della graduatoria questo elemento è stato premiante ed ha concorso a determinare il nostro successo.

Al centro il presidente dell'Unione di Comuni, il sindaco di FIvizzano Gianluigi Giannetti. Ai lati i due delegati alle Green Community e Comunità energetiche, a sinistra il sindaco di Tresana, Matteo Mastrini e a destra il sindaco di Podenzana, Marco Pinelli
Al centro il presidente dell’Unione di Comuni, il sindaco di FIvizzano Gianluigi Giannetti. Ai lati i due delegati alle Green Community e Comunità energetiche, a sinistra il sindaco di Tresana, Matteo Mastrini e a destra il sindaco di Podenzana, Marco Pinelli

Parliamo invece di cosa verrà realizzato concretamente in questa prima fase.
Le misure più significative andranno in due direzioni. La prima riguarda la produzione di energia con tecnologia fotovoltaica – con possibilità anche di impiego di accumulatori – da installare sulle coperture di edifici pubblici della Lunigiana. Verificheremo assieme ai sindaci del territorio in quali strutture sarà possibile operare con successo questo intervento.

E la seconda linea di intervento?
Riguarda la mobilità sostenibile e si concretizzerà nell’installazione di colonnine pubbliche per la ricarica di auto elettriche e biciclette a pedalata assistita. Per le auto si tratta di colmare un gap tra la Lunigiana e altre aree dove le colonnine di ricarica sono già una realtà consolidata. Per le bici, si tratta di ampliare i servizi in favore del turismo outdoor su cui il nostro ambito turistico ha investito e creduto molto negli ultimi anni.

In quali tempi verranno realizzati i progetti?
Dovremo rendicontare la spesa entro il 2026. È in questo lasso di tempo che si dovrà intervenire. Nel frattempo sta proseguendo la collaborazione con le Università di Firenze e di Modena/Reggio Emilia per lo studio di interventi di risparmio energetico e di produzione in loco di energia pulita. In questo contesto potrebbero rientare altri interventi compatibili con il territorio, nel campo del mini-idroelettrico, del biogas, dell’eolico e delle biomasse.

Il tema biomasse come si rapporta con il patrimonio forestale della Lunigiana?
Tramite il progetto “Crediti di Sostenibilità” promosso dal Parco Nazionale potremo promuovere la gestione forestale sostenibile e sostenere i proprietari forestali nell’adottare buone pratiche che determinano un incremento nella capacità delle foreste di assorbire anidride carbonica dall’atmosfera. Ciò genererà introiti monetari che in parte verranno erogati ai proprietari forestali che avranno adottato comportamenti virtuosi.

Dietro il risultato ottenuto con il bando “green community” c’è un successo di squadra?
Certamente. La partecipazione al bando è stata convintamente sostenuta da tutti i sindaci dell’Unione dei Comuni e condivisa in particolare con Marco Pinelli, sindaco di Podenzana e delegato per l’Unione alle green communities e con Matteo Mastrini, sindaco di Tresana, che ha curato il coordinamento di tutto il lavoro tecnico.

(Davide Tondani)