Pontremoli: acquedotto di Giaredo in emergenza per la piena del Gordana

Dai rubinetti di alcune aree di Pontremoli acqua mista a terra per 24 ore. Collocate cisterne con acqua pulita. Da risolvere in via definitiva il problema della frana di Natale.

La cisterna di acqua collocata alla SS. Annunziata.
La cisterna di acqua collocata alla SS. Annunziata.

Ventiquattro ore abbondanti di disagio: per gli abitanti di alcune zone del territorio di Pontremoli sono state quelle tra venerdì e sabato della scorsa settimana quando dai rubinetti di casa è scesa acqua mista a terra. Una torbidità marcata che ha destato preoccupazione prima e allarme poi in molti utenti; e che ha costretto anche alcune attività di ristorazione a chiudere temporaneamente con un danno economico importante visto che era coinvolta la giornata di sabato. Il primo messaggio del gestore del servizio, Gaia spa, è arrivato sui telefonini alle 10,33 di venerdì 16 settembre, rivolto “ai destinatari di Pontremoli e Filattiera”: per lavori imprevisti sulla rete “potrebbe verificarsi mancanza acqua fino alle 14”, un disservizio prorogato poi di un’ora. In realtà l’acqua non è mai mancata, ma quella che usciva dai rubinetti aveva un colore tutt’altro che rassicurante. In proposito è stato l’assessore Manuel Buttini a pubblicare, a metà pomeriggio, una foto sul proprio profilo facebook: nel lavandino una macchia marrone scuro. Il problema è andato avanti fino al pomeriggio del sabato: ancora Gaia al mattino informava gli utenti che la torbidità avrebbe potuto proseguire fino al pomeriggio quando, in effetti, l’acqua ha iniziato a tornare sempre più chiara fino alla normalità. Un allarme rientrato anche per le analisi effettuate da Gaia stessa che avrebbero scongiurato ogni rischio di inquinamento, ma il disagio provocato resta. Quali le cause? Il temporale del giovedì pomeriggio che aveva ingrossato fiumi e torrenti del territorio pontremolese. In particolare sono stati una frana e l’aumento del livello della Gordana a portare le acque di piena con grandi quantità di terra ad invadere la presa dell’acquedotto di Giaredo, quella danneggiata dalla frana del Natale dello scorso anno. Da lì l’acqua limacciosa è arrivata prima nel deposito e poi nelle case dei cittadini delle aree interessate da quella porzione di rete di distribuzione.

La foto pubblicata dall’assessore Manuel Buttini sul proprio profilo facebook
La foto pubblicata dall’assessore Manuel Buttini sul proprio profilo facebook

Il sindaco, Jacopo Ferri, non ha emesso ordinanze di non potabilità e Gaia si è subito attivata sia per risolvere il problema sia per mitigare i disagi. La pulizia della presa, delle condotte e del deposito ha però richiesto molte ore anche perché si è preferito non interrompere il servizio così da lasciare l’acqua almeno per gli usi sanitari. Nel territorio coinvolto nel tardo pomeriggio di venerdì sono state collocate alcune cisterne con acqua potabile e pulita alle quali si poteva accedere liberamente. Naturalmente la stragrande maggioranza delle persone hanno acquistato acqua minerale per l’uso alimentare. In proposito l’assessore Buttini, nel suo post pubblicato su facebook ha criticato Gaia per i tempi di risoluzione del problema e per il “danno” arrecato ai cittadini del quale “Gaia dovrebbe farsi carico” provvedendo a “risarcire gli utenti con uno sconto da inserire nella prossima bolletta! Non è giusto pagare acqua inutilizzabile e ricorrere a quella in bottiglia”. Una considerazione più che condivisibile, anche perché molte persone hanno fatto scorrere a lungo l’acqua sperando che le condotte potessero pulirsi. Vedremo se questa richiesta che arriva da un autorevole componente dell’amministrazione comunale pontremolese avrà un seguito: i cittadini ovviamente ci sperano. Ora, archiviata l’emergenza, ci si interroga sul prossimo futuro: il problema si potrà riproporre ad ogni temporale? “Gaia spa è stata solerte nei mesi di siccità a garantire che l’acqua non mancasse: poteva essere davvero emergenza e invece tutto è andato bene – risponde il sindaco, Jacopo Ferri – ma nel caso in oggetto serviva più attenzione e, vista anche l’allerta meteo, si potevano forse mettere atto alcuni interventi preventivi per evitare che la terra entrasse nell’acquedotto”. Un problema quello della frana scesa a Natale dal fianco della collina che sovrasta l’inizio dell’acquedotto sul Gordana che ancora attende di essere risolto in via definitiva. “Abbiamo chiesto a Gaia di predisporre un progetto idoneo e stiamo aspettando che ce lo presentino – spiega il primo cittadino – servirà un investimento piuttosto importante che speriamo di farci finanziare dalla Regione”. L’intervento principale è la sistemazione definitiva della frana, sulla quale si è intervenuti in emergenza ma che ancora crea problemi visto che anche in questo caso un’altra porzione di terreno si è staccata precipitando nel torrente e interessando la presa dell’acquedotto. Un’emergenza durata poco più di 24 ore ma per la quale non è stata emessa alcuna ordinanza di non potabilità. “Non mi è stata richiesta – conclude Ferri – come invece è accaduto altre volte. Significa dunque che non sono stati riscontrati problemi in tal senso”.

Paolo Bissoli