
La vittoria di misura della Pontremolese, che vince il triangolare di Coppa Italia di Promozione e va al secondo turno, riduce i danni di una giornata decisamente negativa. I tornei di Prima e Seconda, partiti ufficialmente, ci regalano solo due punticini, e grazie alle presunte cenerentole della stagione: Atl. Podenzana e Filattierese, per altro conquistati in trasferta. Come presupposto per quanto ci attende possiamo dire che se il buon giorno si vede dal mattino anche quest’anno ci sarà da tribolare. Speriamo sia solo un caso.

Ancora una volta, come sta succedendo ormai da un numero di stagioni imprecisato, dobbiamo dire che siamo stati presi in contropiede, perché tutto ci potevamo aspettare dall’avvio dei campionati di Prima e di Seconda, meno che alla fine raccogliessimo solo le briciole. Ma prima di entrare nel dettaglio, chiariamo come stanno le cose. Intanto, la partenza dei due tornei minori ci dice che sono impostati di nuovo su giorni di sedici squadre, mentre la Promozione, dove si propone la Pontremolese, anzi il Lunigiana Pontremolese come si fa chiamare ora, ne avrà solo quattrordici. Quindi, spontanea la partenza ritardata, per allineare i calendari, ma anche occasione opportuna per gli azzurri di chiudere il conto con il primo turno di Coppa Italia di Promozione, con il secondo confronto disputato al Pineta contro il Capezzano Pianore per una qualificazione che passava solo con un vittoria comunque ottenuta. E il successo è venuto, non limpidissimo, ma certo meritato, con la squadra che ha messo in mostra sicuri progressi anche se qualcosa ancora non funziona forse perché mancano alcune pedine importanti. Che conta è che i ragazzi di Bracaloni, dopo la prima soddisfazione, che non è da poco, guardino ora al campionato che parte proprio domenica e in casa di quel Real Cerretese che in passato forse non è mai stato un fulmine di guerra, ma da cui puoi aspettarti di tutto proprio perché non ha il palmares delle grandi. Chiaro che il morale, almeno per ora è al livello giusto e sarebbe infame non approfittare dell’entusiasmo.
Certo mortificante, invece, quanto accaduto nei due tornei minori, dove il Serricciolo, unica nostra rappresentante in Prima, si è fatto beffare in casa propria da un Romagnano che tutto meritava meno che vincere, alla peggio poteva accontentarsi di un pari, Invece, tutto è andato nel modo peggiore, anche se dobbiamo riconoscere che la squadra di Bertacchini non ha certo brillato e, sebbene abbia tenuto il campo quasi costantemente, non ha avuto la forza di affondare con quella decisione che di solito fa la differenza; così gli ospiti alla prima occasione l’hanno buttata dentro e il dramma si è compiuto. Partenza in salita quindi, quando tutti si aspettavano il botto che cancellasse le vicende recenti, ovvero riproponesse la squadra alla quale eravamo abituati, magari con qualche bella ambizione. Che sarebbe ora! Quanto alla Seconda, sarebbe già tempo di stendere un velo pietoso così almeno non perderemmo tempo ad inventare nuove parole per piangere sempre in maniera diversa. Delle nostre cinque superstiti, di cui una recuperata all’ultimo momento, tanto per farci dire che proprio non siamo spariti dal panorama, nessuna ha avuto la capacità di portare a casa i tre punti, anzi se qualcosa abbiamo raccolto è stato dalle trasferte dalle due cenerentole di stagione, almeno stando a quanto espresso finora, ovvero la Filattierese e l’Atl. Podenzana che hanno avuto la forza di guadagnare due punti in condizioni decisamente difficili, facendo sì che il dramma d’occasione non si tramutasse in una tragedia senza precedenti. Per Mulazzo, Monzone e Fivizzanese, invece, ovvero le formazioni che finora avevano detto qualcosa di importante, anche nei numeri, un vero e proprio tracollo, come dire tre sconfitte ingiustificabili, addirittura per il Mulazzo dopo essere stata in vantaggio nella prima frazione di ben due reti, ma tanto floscio da farsi rifilare ben tre pere nella ripresa e vedere naufragare il sogno di una partenza alla grande. Quanto al Monzone non vale neanche la pena raccontare i fatti perché perdere in casa all’esordio per tre a zero con l’Atl. Carrara vuole dire essere prossimi a toccare il fondo, a meno che i marinelli non abbiamo fatto passi da giganti, cosa che per il momento non si era ancora vista, ed è tutto dire. La Fivizzanese, invece, si è fatta infilare dalla esordiente Carrarese Giovani, certo di misura, ma comunque sempre da una banda di ragazzini a dire che se qualcosa si vuole realizzare bisognerà rimediare alla sveltina prima di dovere soffrire le solite pene inutilmente. Questo è quanto, almeno all’esordio e l’istinto ci dice che dobbiamo però provare a guardare al futuro con qualche minima speranza altrimenti rischiamo di ripartire con la solita solfa, ovvero – ma che ci stiamo a fare – che non vorremmo neppure riesumare per scherzo, sicuri che qualcosa di nuovo vedremo, prima o poi!
Luciano Bertocchi
