Le antiche vie come motori dello sviluppo turistico

Se ne è parlato in una tavola rotonda partendo dal recente recupero della via che da Levanto porta a Pontremoli

Lunedì 11 luglio, si è tenuta in piazza della Repubblica a Pontremoli un’interessante tavola rotonda, moderata dalla giornalista Manuela Ribolla, sul tema “Antiche Vie: quali prospettive di sviluppo”. In particolare la riflessione è partita dalla “Via dei Monti”: un antico percorso che univa nel Medioevo il porto canale di Levanto con Brugnato e Pontremoli, dove incontrava la Via Francigena per proseguire in direzione della Val Padana. È la Via dei Monti conosciuta in Val di Vara e Lunigiana anche come “Via de Pontremolo”. Un antico percorso che con il progetto “Da Levanto a Brugnato lungo le antiche percorrenze di pellegrini e mercanti”, come raccontato dai rappresentanti delle amministrazioni presenti alla serata (Lorenzo Perrone, consigliere del comune di Levanto, Corrado Fabiani sindaco di Brugnato, Stefano Coduri e Pietro Belmonte rispettivamente sindaco e consigliere di Borghetto Vara), si è inteso recuperare e valorizzare questo antico tracciato che incontra sul suo percorso, oggi come un tempo, pievi, chiese, abbazie, castelli, torri e borghi ricchi di storia. Il progetto di far tornare alla luce questo percorso è emerso in pieno lockdown, lanciato dal consorzio “Il cigno”, (rappresentato durante il dibattito da Graziella Bonaguidi) che si è affidato alle ricerche del professor Tiziano Mannoni, storico e archeologo, che iniziò, negli anni ‘70 a studiare questo percorso che vede un fitto intreccio di fede e di commerci, collegando la pianura Padana al mare.

La prima tappa del sentiero con partenza da Quattro Castella
In cammino lungo i sentieri della Lunigiana

Un sentiero che anche nella parte lunigianese sta venendo recuperato grazie anche all’impegno del Cai come spiegato dalla vicesindaca Clara Cavellini e da Gigi Michelotti della sezione pontremolese del Cai “abbiamo segnato la via da Montefiorito fino a Pontremoli. Il percorso prevede che da Montefiorito si scende fino a Chiesa di Rossano, si passa quindi da Castoglio dove c’è la struttura ricettiva della vecchia scuola. Poi si arriva alla Piagna di Torrano, si va quindi a Pradalinara si scende quindi nel paese di Torrano, si arriva a Cavezzana Gordana, si passa nell’abitato per arrivare quindi a Pontremoli”. Ma necessariamente quando si parla di cammini, Pontremoli e la Lunigiana è davvero un crocevia di antica tracciati. Inevitabile quindi l’accenno alla Via Francigena e poi il riferimento alla via degli Abati, di cui ha parlato Luciano Allegri l’itinerario, utilizzato già dai sovrani longobardi prima della conquista della Cisa, controllata dai bizantini, toccava anche l’abbazia di Bobbio, dove i pellegrini diretti a Roma e provenienti dalla Francia e dalle Isole Britanniche passavano a venerare le spoglie di San Colombano. Mentre Italia Pizzati, parlando della Via Longobarda, ha ricordato i vari punti di contatto tra questi territori “che abbracciano tre regioni ma che hanno un’identità comune molto forte”. Un’identità da valorizzare e su cui creare una rete anche turistica importante. Concetto su cui si è soffermato il sindaco di Fivizzano, Gianluigi Giannetti nel raccontare la via del Volto Santo “antichi percorsi che possono divenire un punto strategico per lo sviluppo del turismo di tutta l’area. Dobbiamo impegnarci per rafforzare una collaborazione per un futuro turistico ancora più significativo”. E poi ancora Gianluca Giovanardi ed Andrea Grecci per il CAI di Parma hanno proiettato un video riassuntivo delle principali vie storiche che collegano l’alta Toscana all’Emilia mentre Emanuele Mazzadi ha illustrato i progetti per l’allungamento dell’Alta via dei Parchi. A tracciare le file finali ci ha provato Francesco Bola della DMC dell’Ambito Turistico della Lungiana, Vice presidente della di “Sigeric Soc. Coop”, che ha evidenziato come “questi percorsi che sembrano solo linee su una mappa in realtà per il turista sono emozioni da vivere su di un territorio che sta affascinando i visitatori. Come guide abbiamo un riscontro assolutamente positivo, sta ora a noi fare squadra nel miglior modo possibile per dare concretezza alle bellezze che abbiamo la fortuna di avere”. (r.s.)