A Pontremoli il gran finale di Lunigiana Land Art

Si è concluso la scorsa settimana con una serie di eventi a Pontremoli il festival diffuso in tutto il comprensorio

È stato un gran finale tutto pontremolese quello di questa edizione del Lunigiana Land Art, festival diffuso con eventi, spettacoli, laboratori, tour, performance, residenze d’artista. In quasi quattro mesi sono stati oltre 60 gli appuntamenti, nei 12 comuni coinvolti, per dare concretezza nel territorio al progetto vincitore dell’Avviso pubblico Borghi in Festival promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
Come detto gli ultimi appuntamenti si sono svolti nello scorso fine settimana a Pontremoli partendo dalla Villa La Cartiera dove si è tenuto “Carta Rozza” mostra dell’artista spezzino Jacopo Benassi. Una produzione fatta di suoni, immagini, racconti, installazioni. Il tutto per dar vita alla “Carta rozza finale” con l’obiettivo di descrivere la città e il territorio di Pontremoli con la sua gente. Ci sono stati poi incontri con vari artisti tra cui segnaliamo quelli con Tom Lovelace, artista londinese, che opera tra fotografia, performance e scultura. La pratica di Lovelace presenta ambienti fluidi e incontri espositivi, posizionando il corpo al centro di linguaggi e lasciti astratti. I temi centrali della sua ricerca comprendono le storie collaborative della fotografia, del teatro e il ruolo del minimalismo nella cultura contemporanea.
Anche l’artista britannica Felicity Hammond basa la sua opera sulle dinamiche di alterazione ed imitazione. La Hammond si focalizza sul paesaggio urbano, in particolare sulle immagini digitali degli annunci immobiliari. Queste, fotografate assieme a cantieri e siti reali, vengono poi stampate su lastre acriliche, che, manipolate ed assemblate assieme, si trasformano in oggetti astratti e dalle valenze scultoree.
La rassegna si è conclusa, domenica 3 luglio al Castello del Piagnaro, con la proiezione in anteprima del film “La luna di profilo” del Desmond Movies Pack. Un film che partendo dall’ex base Nato sul Monte Giogo a Comano, racconta delle potenzialità della Lunigiana facendo incontrare arte e tradizione. Nel fine settimana si è svolta anche una tavola rotonda coinvolgendo i vari amministratori della Lunigiana sulle potenzialità del Lunigiana Land Art.
Un confronto in cui è emersa la necessità di “fare rete” tra le varie realtà lunigianesi, tematiche che il vostro umile cronista ha ormai sentito a ripetizione e a cui crede più poco, avendo avuto più volte la prova che, usciti da questi contesti, i vari amministratori riprendono a ragionare in una logica prettamente comunale. Con la speranza di venire presto smentito dai fatti.

(r.s.)