Altro scambio di lettere tra il Sindaco e le Poste. Da quasi due anni gravi disagi per gli utenti
Da quasi due anni l’ufficio postale di Pontremoli effettua servizio di sportello solo la mattina: con lo scoppio dell’emergenza sanitaria l’ufficio è infatti chiuso nelle ore pomeridiane. Una scelta che se poteva essere compresa nel pieno della pandemia è difficile da accettare quando tutti gli altri servizi sono tornati (quasi) alla normalità. Da mesi in via Pirandello ci sono lunghe code e tempi di attesa biblici, spesso con assembramenti che non sembrano proprio il viatico giusto per prevenire focolai di contagio. L’introduzione da parte di Poste delle prenotazioni attraverso la app “Ufficio Postale” (scaricabile gratuitamente su smartphone e tablet) non sembra la strada giusta per risolvere il problema. L’unica soluzione è quella di riaprire le porte al pomeriggio.
In questi giorni c’è stato un nuovo scambio di lettere tra il sindaco di Pontremoli, Jacopo Ferri, e la direzione provinciale di Poste Italiane; Ferri, in continuità con la Baracchini che lo ha preceduto, ha sottolineato che “il reiterarsi della decisione di non consentire la riapertura pomeridiana dell’Ufficio sta causando disagi enormi agli utenti oltre che pericoli evitabili soprattutto in questa stagione di concomitanza tra fase di ripresa pandemica e condizioni di maltempo”. Il sindaco non manca di sottolineare anche “il comportamento differenziato” che Poste ha nei confronti di Pontremoli e altre realtà della Lunigiana dove – come nel caso di Aulla – l’ufficio è aperto anche nel pomeriggio. La risposta delle Poste non si è fatta attendere, ma ancora una volta è negativa: l’ufficio resta aperto solo nelle ore della mattina. Giustificando la chiusura pomeridiana con il perdurare dell’emergenza sanitaria, il responsabile della filiale di Massa, Riccardo Cazzola, ha infatti comunicato al sindaco che per il momento gli orari rimarranno quelli in vigore. Anzi viene sottolineata una “flessione dei traffici di flusso di clientela che quotidianamente interessano l’ufficio postale di Pontremoli”, affermazione che non sembra aprire molte prospettive per il futuro prossimo. Non vorremmo che la responsabilità della mancata riapertura pomeridiana dell’ufficio fosse alla fine imputata a quegli utenti che dopo due anni di lunghe code al freddo e al caldo, di ore perse e pesanti disagi hanno scelto servizi alternativi o forme diverse da quelle di rivolgersi allo sportello. Sarebbe davvero il colmo! A quanto pare l’unica speranza sembra essere quella che l’ufficio di Pontremoli dovrebbe essere nel novero di quelli che a livello regionale potrebbero tornare alla piena operatività nei prossimi mesi se si realizzeranno alcune condizioni. Non resta che sperare! (p. biss.)