“Patrick e Bernard sono ancora qui con noi”

Al Passo della Cisa partecipata cerimonia di inaugurazione del restauro del cippo ai due parà inglesi fucilati nell’ottobre 1943

Brian Lett di fronte al cippo al Passo della Cisa che ricorda Patrick Dudgeon e Bernard “Buster” Brunt
Brian Lett di fronte al cippo al Passo della Cisa che ricorda Patrick Dudgeon e Bernard “Buster” Brunt

Erano più di cento le persone che sabato scorso, 16 ottobre, hanno partecipato alla cerimonia di inaugurazione del restauro del cippo che a Pontremoli, poco lontano dal Passo della Cisa, ricorda il sacrificio di due paracadutisti inglesi qui fucilati dai tedeschi il 1° ottobre 1943. La lapide, collocata nel 2004 lungo la strada che scende a Gravagna, poche centinaia di metri a valle del Passo, era stata vandalizzata nel febbraio scorso. Scioltasi la neve che l’aveva coperta per qualche settimana si era mostrata spezzata in molte parti e il cippo reso ancora più instabile; la sezione di Pontremoli dell’Associazione Nazionale Partigiani dopo aver presentato una formale denuncia di danneggiamento ai Carabinieri, aveva provveduto a raccogliere i frammenti attivando poi un gruppo di volontari per rimediare ad un gesto davvero inqualificabile. L’obiettivo era quello di restaurare al più presto la lapide lasciando visibili i danni dell’atto vandalico e di costruire un cippo tutto nuovo, solido e più adeguato a ricordare quei fatti. E l’impegno di tante settimane di lavoro volontario sabato, per iniziativa di Anpi Pontremoli e Istituto Storico della Resistenza Apuana, è stato svelato ai tanti intervenuti che hanno potuto ammirare la sapiente opera di Angela Boschi e Flavio Perizzolo (che si sono occupati soprattutto della lapide in marmo), Giuseppe Romiti e Luciano Bellocchio con la collaborazione di Mauro Clerici (che hanno costruito il nuovo monumento).

Lalla Tassi e Alessandra Martinelli depongono una corona di fiori di fronte al Cippo custodisce l’iscrizione che ricorda il capitano Patrick Dudgeon e il soldato Bernard “Buster” Brunt,
Lalla Tassi e Alessandra Martinelli depongono una corona di fiori di fronte al Cippo custodisce l’iscrizione che ricorda il capitano Patrick Dudgeon e il soldato Bernard “Buster” Brunt,

Ora un solido cippo realizzato sasso dopo sasso custodisce l’iscrizione che ricorda il capitano Patrick Dudgeon e il soldato Bernard “Buster” Brunt, entrambi di 21 anni, paracadutisti dello Special Air Service lanciatisi sulla Lunigiana nella notte fra il 7 e l’8 settembre con altri quattro militari inglesi per missioni di sabotaggio lungo le linee ferroviarie. Dudgeon e Brunt dopo aver portato a termine i loro compiti anziché dirigersi verso il fronte nel sud Italia presero la direzione nord e alla SS. Annunziata uccisero due tedeschi impadronendosi della loro auto. Come ha ipotizzato Brian Lett, figlio del magg. Gordon Lett comandante del Battaglione Internazionale, forse erano venuti a conoscenza che al di là dell’Appennino poteva trovarsi niente meno che il gen. Rommel ed avevano pianificato un’azione per ucciderlo. Fermati e scoperti al posto di blocco sul Passo della Cisa il 30 settembre vennero interrogati per tutta la notte e furono fucilati la mattina successiva. Durante l’interrogatorio avevano infatti confessato di essere loro gli autori dell’uccisione dei due tedeschi all’Annunziata, permettendo così la liberazione dei prigionieri che i tedeschi avevano rastrellato nel sobborgo pontremolese e che certamente avrebbero passato per le armi di lì a poco.

Il sindaco Jacopo Ferri con i rappresentanti delle associazioni coinvolte nell'iniziativa, durante le note del silenzio intonato da Mirco De Mattei
Il sindaco Jacopo Ferri con i rappresentanti delle associazioni coinvolte nell’iniziativa, durante le note del silenzio intonato da Mirco De Mattei

Un episodio ancora noto nella memoria dei più anziani e in quanti hanno ascoltato i racconti di quei fatti; così la cerimonia di sabato scorso ha destato grande interesse e a ricordare i due parà inglesi sono accorsi in tanti: le numerose rappresentanze dell’ANPI che hanno aderito all’invito della sezione di Pontremoli (compresa quella di Santo Stefano Magra dove, nella frazione di Ponzano, erano stati fucilati altri due paracadutisti della stessa missione), tutte le associazioni d’arma di Pontremoli e molte persone giunte anche dalla vicina provincia di Parma. Emozionato anche il sindaco Jacopo Ferri (alla prima uscita con la fascia tricolore) accompagnato dai neo assessori Patrizio Bertolini e Annalisa Clerici e con la presenza della consigliera Elisabetta Sordi, che ha accolto con disponibilità la proposta di Anpi di collaborare per la manutenzione dei tanti cippi, lapidi e monumenti della Resistenza presenti nel territorio comunale. Nel grande raccoglimento dei presenti in uno struggente pomeriggio caldo e assolato, dopo la diffusione degli inni nazionali al cippo, tra le bandiere inglese e italiana, sono state deposte le corone dell’Anpi (collocata dalla staffetta partigiana Lalla Tassi con Alessandra Martinelli) e dei familiari di Bernard Brunt giunti dall’Inghilterra, mentre un bravissimo Mirco De Mattei eseguiva dal vivo il Silenzio. “Essere qui, così in tanti, a distanza di 78 anni da quel giorno è qualche cosa di davvero straordinario – ha detto nel suo breve intervento l’avv. Brian Lett – ed è come se Dudgeon e Brunt fossero ancora qui con noi”.

Paolo Bissoli