In men che non si dica, se n’è già andata la prima metà settembrina e con essa un sesto dell’ autunno. Infatti, se un mese rappresenta un terzo di un’intera stagione, metà mese vale per un sesto: ecco spiegato, così, anche il titolo di questa edizione del “Taccuino”. Il protrarsi di bel tempo e di caldo, per lo meno diurno, non è una novità a settembre, specialmente nella sua prima parte.
Si potrebbe stilare un elenco parecchio lungo di annate con un andamento simile. Purtroppo, poiché si proviene da un’estate che ha lesinato la pioggia in un’area abbastanza vasta del Paese o che ne aveva dispensata poca, in alcune regioni, già da fine inverno e lungo la primavera, l’andamento di questa iniziale quindicina di settembre, godibilissima e ben accetta sotto certi aspetti, ha rappresentato una criticità sotto altri punti di vista.
Trascorsa una serie di giorni con temporali, tempeste e trombe d’aria e marine che hanno dato del filo da torcere fra estreme regioni del Sud e le Isole Maggiori, adesso dovrebbero riproporsi condizioni favorevoli alle precipitazioni sul Centro-Nord Italia, come di seguito leggerete nelle previsioni. Intanto, con la solita occhiata retrospettiva alle giornate precedenti, vi è da rilevare uno stato del cielo che ha alternato serenità e blanda variabilità, mentre gli episodi di fugace instabilità si sono limitati a brevi parentesi pomeridiane.
L’orizzonte, sgombro o parzialmente annuvolato che fosse, ha perso lo smalto della limpidezza mostrando una certa opacità dovuta ad aerosol, mentre una lieve foschia è ricomparsa mattina e sera dal 9 in poi. Stante la secchezza dell’aria durante il dì e il regime di brezza talora interrotto da ventilazione sinottica opposta, le escursioni termiche si sono ampliate anche a più di 20°C, con pomeriggi pienamente estivi seguiti da fresche serate e nottate freschissime fino alle prime ore della mattinata.
Il copione ripetitivo ha fatto sì che la prima decade si concludesse con temperature minime di 1°C inferiori alla norma, specie nelle valli, mentre le temperature massime hanno ecceduto anche di 3-4°C i rispettivi canoni di avvio settembrino. Le notti frescoline hanno attutito, pertanto, lo scarto positivo impresso alla media giornaliera in modo più marcato dalle temperature massime. Non si sono notati valori anomali in singoli giorni, quanto piuttosto un diffuso livello costantemente superiore alle attese.
Le temperature da primato di settembre non hanno mai dovuto, nemmeno lontanamente, ‘temere’ di perdere le posizioni che detengono da decenni e decenni: i record settembrini sono alquanto datati, infatti, e si realizzarono nel 1929, 1949 e nel 1961. La media delle massime della prima decade di settembre, d’altro canto, ha invece potuto conquistare un sesto posto su 93 anni per le ragioni di ‘costanza’ già esposte sopra.
A conclusione della cronaca settimanale, si segnala l’insorgere di una modesta instabilità termoconvettiva nei pomeriggi di sabato 11 e domenica 12: piovaschi e cenni di rovescio fin su Pontremoli, specie zona W e SW, e acquazzoni più intensi su rilievi mulazzesi-zeraschi, in particolare ad Arzelato e in Pradalinara.
a cura di Maurizio Ratti, Mauro Olivieri e Giovan Battista Mazzoni