La lezione da imparare per andare oltre la tempesta del virus

La scienza medica sul covid 19 in un incontro a Pontremoli

La campagna vaccinale contro il virus che ha messo in ginocchio il mondo sta portando ad avere vaccinati completi entro settembre il 70% degli italiani, ma il 30% che manca saranno 16 milioni di giovani, nuovo grande bacino di contagi. Ognuno di noi deve educare se stesso alla responsabilità sociale e smentire i tanti luoghi comuni sull’origine del virus covid19: è una colpevole ignoranza dirlo nato da un complotto per condizionare la finanza e l’economia mondiale. Il prof. Matteo Bassetti condivide con “Science”, la più autorevole rivista scientifica del mondo (sulla quale dovrebbero aggiornarsi i duemila medici che rifiutano di vaccinarsi), che il virus è passato da pipistrello a uomo, che una persona positiva al tampone non è malata se vaccinata, non bisogna avere paura perché, diversamente da un anno fa, abbiamo gli strumenti e i comportamenti di contrasto, vanno usati con urgenza per fermare una nuova ondata di contagi.
La scienza in pochi mesi ha saputo darci vaccini sicuri. La lezione che non è stata imparata per il prof. Bassetti sul piano personale e come corpo medico è stato non aver capito il virus e non averlo anticipato anziché stare a rincorrerlo. Già nel luglio 2019 si riscontrarono polmoniti atipiche a Wuhan, un medico lo capì subito ma fu accusato di seminare il panico con una bufala e sospeso. Contagiato, morì dopo poche settimane. I cinesi diedero notizia della circolazione del covid19 a dicembre e nel frattempo fecero due manifestazioni di massa.
Coi rapidi spostamenti di persone di oggi il contagio è stato globale, milioni le vittime. Quando in Italia si diede notizia dei due coniugi cinesi malati e curati allo Spallanzani di Roma il virus girava già a Codogno e altrove.

Paolo Crepet: la scuola solo in presenza contro i danni della DAD

Ancora lui domina la scena, il coronavirus 19 varia e attacca ora la fascia più giovane di età media 28 anni. Tre scienziati di grande calibro ne hanno fatto argomento esclusivo dell’incontro a Pontremoli il 16 luglio rispondendo a sostanziali domande della giornalista Virginia Saba. Lo psichiatra Paolo Crepet dopo il libro “Vulnerabili” ha appena pubblicato “Oltre la tempesta”: ci salva la vaccinazione completa e certificata dal green pass, che permette di riprendere le consuete attività. Con la forza della sua cultura scientifica ed esperienza professionale ha insistito nel dire inconcepibile il rifiuto del vaccino e del green pass, servono per impedire morti e ha deprecato da parte di alcune forze politiche l’uso strumentale della Costituzione, che sancisce la libertà di cura ma non la libertà di dare origine al male degli altri.
Per medici e insegnanti dovrebbe essere obbligatoria la vaccinazione, con coraggioso impegno si deve fare scuola sempre in presenza: è sconvolgente che le prove specifiche di valutazione Invalsi abbiano trovato metà dei maturati non preparati in italiano e matematica, anche se hanno preso voti alti. Il danno della DAD e dello smart working è enorme per il corpo (aumento di obesità, curvatura dorsale e miopia perché la retina vuole luce solare e non da schermo) e per la mente: bisogna far sfogare l‘adolescente, ottimo fare sport e sollecitare la vita di relazione, altrimenti la lunga clausura indebolisce l’organismo e l’equilibrio psicologico portando anche a reazioni violente. Altro danno è la perdita di creatività che è sempre generata dalla vita di relazione, come dice Renzo Piano, uno che se ne intende.
L’infettivologo Matteo Bassetti dell’ospedale San Martino di Genova con grande competenza scientifica ha spiegato che ora sappiamo che cosa fare – è argomento del suo libro “Una lezione da non dimenticare” – da parte dei cittadini e della medicina, ma la lezione non l’hanno ancora imparata i politici, italiani e non, che si rivelano non maturi ai problemi di gestione di una pandemia così globale. Meglio sarebbe rendere obbligatoria per tutti la vaccinazione, ma almeno si segua la Francia per obbligo di green pass per entrare in luoghi chiusi, invece puntuale è nato lo scontro politico. (m.l.s.)

Francesco Serra da Cassano dell’Università di Napoli nel su libro “Algoritmo immunitas”, concorde sulla necessità del vaccino e del green pass, ha avuto parole molto critiche sulla comunicazione contraddittoria e confusa sulle regole da seguire, è mancato un rapporto democratico con informazione reale e verificata con scrupolo e una gestione unica del problema superando l’autonomia regionale che ha mostrato tutti i suoi limiti. Si può stare nell’ottimismo soltanto se lavoriamo tutti insieme per una vaccinazione di massa e obbligo di green pass, come ha deciso il presidente francese, è forse sarà così anche in Italia, o assunzione di forte responsabilità come indica la cancelliera tedesca, a volte basterebbe il buon senso.
Ogni farmaco che assumiamo ha effetti collaterali, ma è assolutamente certo che i vantaggi dei vaccini contro il covid 19 sono enormemente superiori a possibili effetti nocivi. Chi rifiuta il vaccino è un egoista sociale, è contro il progresso e contro la verità della scienza. Il messaggio chiaro e vero è questo: chi ha superato la malattia, è vaccinato e fa il controllo tampone a breve distanza può viaggiare come vuole col suo green pass in tasca e consapevole che dovrà rispettare le regole previste.

(Maria Luisa Simoncelli)