Domenica in Concattedrale a Pontremoli sarà celebrata la S. Messa in suffragio con la presentazione di un opuscolo in ricordo
Domenica 13 giugno, alle 18, in Concattedrale a Pontremoli sarà celebrata una S. Messa in suffragio di don Vito Zani presieduta dal vicario generale della diocesi, don Cesare Benedetti e, nell’occasione, sarà presentato l’opuscolo commemorativo dell’Apostolato Sacerdotale curato da don Lorenzo Piagneri.
Era nato a Rocca Sigillina il 22 gennaio 1925 da una coppia di contadini che una terra avara aveva diviso negli anni di emigrazione del capofamiglia Giovanni, partito per le Americhe alla ricerca di lavoro. Entrato in Seminario nel 1937, Vito Zani compì tutto il corso degli studi ed indossava la tonaca da seminarista quel giorno di inizio estate del 1944 quando incappò nel rastrellamento nazifascista che lo fece prigioniero con altri ventidue sacerdoti. L’intento dei soldati era quello di privare le comunità della Lunigiana delle loro guide spirituali prima di mettere in atto una delle più feroci spedizioni contro i paesi del territorio in ottica anti partigiana.
Rinchiuso nel Seminario di Pontremoli, era destinato ai campi di lavoro in Germania con gli altri sacerdoti ma grazie all’intervento del vescovo di Parma, mons. Evasio Colli, e di quello di Pontremoli, mons. Giovanni Sismondo, furono trattenuti per alcune settimane nel Seminario Minore di Parma, liberi di tornare nelle rispettive parrocchie solo al termine del sanguinoso rastrellamento nel quale persero la vita decine di civili innocenti.
Senza la pandemia la sua Liturgia Funebre sarebbe stata celebrata solennemente e in tanti saremmo accorsi per una preghiera di suffragio e un saluto di ringraziamento”. Non è stato possibile, così è nata l’idea di un opuscolo al quale “affidare il suo ricordo” con immagini, brevi commenti esplicativi e per ricordare il suo paese “Rocca Sigillina, abbarbicata alle falde del Marmagna come una lucertola al sole”.