Via le grandi navi da Venezia?

Le grandi navi non potranno più entrare nella laguna di Venezia. Il provvedimento, da anni richiesto dall’Unesco – che aveva anche minacciato di cancellare il luogo dalla lista del patrimonio mondiale dell’Umanità – è stato approvato venerdì 2 aprile dal Consiglio dei ministri con un decreto-legge della durata di un anno da parte del Governo.
Il testo vieta il passaggio delle grandi navi e prevede che entro 60 giorni dalla sua entrata in vigore l’Autorità portuale del Mare Adriatico Settentrionale lanci un bando per un concorso di idee al fine di individuare le soluzioni più idonee per contemperare le esigenze di tutela del patrimonio artistico, culturale e ambientale di Venezia e della sua laguna con quelle legate allo svolgimento dell’attività crocieristica e alle esigenze del traffico delle merci e agli introiti dei commercianti veneziani.
Il concorso raccoglierà proposte e progetti di fattibilità tecnica ed economica per la realizzazione di punti di attracco al di fuori della laguna di Venezia, utilizzabili dalle navi adibite al trasporto di passeggeri superiori a 40mila tonnellate di stazza lorda e dalle navi portacontainer adibite a trasporti transoceanici.
“Il rispetto del patrimonio artistico e culturale rappresentato da Venezia e dalla sua laguna impone massima attenzione e le norme contenute nel decreto approvato dal Consiglio dei ministri sono solo un primo passo verso una soluzione definitiva e strutturale del problema del transito delle grandi navi”, ha sottolineato il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, annunciando un incontro con il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, e il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, per valutare le questioni emerse nell’ultima riunione del cosiddetto ‘Comitatone’ che riguardano il riequilibrio idrogeologico dei territori lagunari, il recupero dei beni pubblici e la manutenzione dei sistemi di sicurezza.
Sia il Comune di Venezia che la Regione Veneto si sono già posti sul chi va là. Il Governo preferirebbe un approdo offshore, mentre il sindaco Luigi Brugnaro spinge per l’utilizzo del canale dei Petroli per le crociere più grandi che vanno ad attraccare a Porto Marghera, mentre le navi più piccole dovrebbero transitare attraverso il canale Vittorio Emanuele, già esistente. Quanto a Luca Zaia, si dice perplesso perché ancora non si capisce dove si intenda per offshore, se al largo o a ridosso della laguna. Anche per lui la soluzione più efficace sarebbe portare le navi a Porto Marghera. Intanto, sono le stesse compagnie che gestiscono quei “giganti del mare” a lanciare segnali inquietanti circa le loro intenzioni di voltare le spalle a Venezia. Mentre Royal Caribbean sta pensando a Ravenna, Costa crociere è già stata via da Venezia fino alla fine del mese scorso e Msc ha puntato su Trieste.