Un ottobre con nuvole a spasso in attesa di altre piogge

40meteoDopo una prima metà che si può definire ‘movimentata’, ottobre ha offerto un volto più tranquillo fino al chiudersi della sua seconda decade. Pur mantenendosi avaro di giorni di costante bel tempo, ridotti al solo ed unico caso di giovedì 8, si è notata una sequenza di giornate più che accettabili, dalla ventilazione debole o calma, relativamente fredde mattino e sera e miti durante le ore centrali e pomeridiane; spesso, il tempo si è mostrato nuvoloso/molto nuvoloso  almeno nelle ore pomeridiane o, in generale, lungo tutto il dì eccetto la notte, quasi sempre caratterizzata da ampie schiarite – con conseguente formazione mattutina di nebbia più o meno estesa nel fondovalle.
Sabato e domenica, qualche banco nebbioso si è insinuato lungo il fiume anche nella conca di Pontremoli. La visibilità, in questo tratto centrale di ottobre, si è rivelata da molto buona a ottima – nebbie vallive mattutine a parte – con una comparsa della foschia solo il 14. Nella settimana in esame, le precipitazioni sono state appannaggio dei giorni 14 e 15; cadute deboli, al massimo moderate come intensità, hanno avuto carattere intermittente.
40meteo_tabellaAlla calma prevalente del 14, è seguito il vento di tramontana ‘scura’ del 15, quando si è ripetuta una spolverata di neve in Appennino, questa volta però solo sui più alti crinali oltre i 1600-1700 metri. L’accumulo raccolto nelle 48 ore dai pluviometri non ha superato i 15-20 mm, ad eccezione di qualche sito montano appenninico, mentre lungo la fascia costiera e sulle Alpi Apuane la pioggia ha insistito di più, superando localmente complessivi 50 mm, ed è caduta anche la notte del 16.
Il vento da Nord ha dato giusto una mano alle schiarite del 16 affinché le stesse potessero reggere. è dal 7, infatti, che manca un pomeriggio con aria secca, di quella che riesce a far asciugare i panni stesi anche all’ombra. Dal 17, si sono avviate le condizioni di tempo, se non bello, complessivamente buono, benché umido e a base di nuvolosità variabile come già anticipato in apertura.
Non sono mancati, qua e là e in prevalenza sui rilievi, brevi piovaschi o gocciolate in ore pomeridiane, quasi a volersi beffare delle condizioni anticicloniche. A conti appena eseguiti, la parte centrale di ottobre si è dimostrata precocemente fredda: fatto capitato di rado ultimamente, anche per l’entità dello scarto termico negativo, rimasto al di sotto della norma di ben 3°C.
La prima decade aveva chiuso ‘in pari’, ma tra sbilanci di segno opposto, mentre la parte finale di settembre aveva registrato un crollo della temperatura ed i primi freddi autunnali intervenuti bruscamente – e in bizzarro contrasto – con i calori che si erano dilungati fino all’equinozio.
Un avvio di stagione, quindi, distintosi fin qui alternando alti, bassi e anche registri nell’ambito della normalità, tutti in rapida successione contrappuntata come in un brano di musica barocca. Il prosieguo, che pare annunciarsi piovoso e temperato, potrebbe avere come conseguenza un attutirsi dell’anomalia negativa che ha segnato il cuore di ottobre. 

a cura di Maurizio Ratti, Mauro Olivieri e Giovan Battista Mazzoni