Ci ha lasciato Giancarlo Parodi, vero esempio di passione

Lutto nello sport pontremolese. Medaglia di bronzo ai Mondiali nel fondo e nella marcia, ha partecipato a tre Maratone di New York

Giancarlo Parodi
Giancarlo Parodi

Il drammatico momento che stiamo vivendo si sta davvero appesantendo per i troppi lutti con i quali sta segnando Pontremoli, impedendoci per altro di rendere il dovuto omaggio a quanti se ne sono andati. E il rammarico si fa ancora più oppressivo quando a lasciarci sono persone che hanno scritto una parte della nostra storia. è quanto vale per Giancarlo Parodi, spentosi al NOA di Massa domenica scorsa, che, grazie ad una grande passione, coltivata soprattutto dopo la pensione, ha saputo scrivere pagine indimenticabili per la vicenda sportiva della nostra terra. Cultore del podismo come atleta amatoriale, grazie ad immensi, ma consapevoli sacrifici, è riuscito a raggiungere livelli incredibili in campo internazionale, prima come fondista e poi come marciatore, ottenendo riconoscimenti di altissimo prestigio. Impossibile ricordarli tutti, basti pensare, infatti, che ha partecipato a circa settecento manifestazioni nazionali ed internazionali che gli hanno permesso di confrontarsi con atleti di tutte le nazioni sui campi e sui percorsi più prestigiosi di tutti i continenti. Memorabile la medaglia di bronzo ai mondiali nella 20 km di fondo in Portorico nel 1990, ma non furono dammeno piazzamenti prestigiosi negli Stati Uniti e in due edizioni dei campionati europei di settore. Quando il passare degli anni gli impose di rallentare i ritmi dell’attività, non demorse e passò alla marcia, disciplina altrettanto impegnativa ma meno onerosa, nella quale ottenne nuovi riscontri prestigiosi, con una nuova medaglia di bronzo ai campionati mondiali di Valladolid nella 10 km. dove conquistò anche l’oro a squadre. Ma è stato solo un dei momenti più alti di una carriera che lo portò nuovamente sul podio in competizioni mondiali in numerose altre occasioni fino alla nuova vittoria nel 2002 della 10 km. nei campionati mondiali a squadre e, nel 2003, a Cesenatico del titolo nazionale individuale nella 20 km. Qualcosa, però, in questo incredibile quadro, gli stava particolarmente a cuore e lo rendeva orgoglioso, la triplice partecipazione, sempre portata a termine, alla Maratona di New York, l’ultima volnel 2008, un momento che definiva “magico, un sigillo per completare una serie di competizioni già vissute e terminate, e vero attestato di efficienza in una pratica piena di incognite e fatiche”. Un palmares incredibile, soprattutto perché cercato con una passione che dovrebbe farsi esempio per tanti, punto di forza di un uomo sempre rimasto lontano dai clamori, semmai pronto a mettersi a disposizione della sua città nel dovuto silenzio in associazioni importanti come l’Unione Veterani Sportivi, di cui era Presidente onorario, e dell’Unitre, quale componente del Consiglio. Di Parodi ci resta viva l’impressione di una forza d’animo mai venuta meno, coltivata nonostante il passare degli anni, con la voglia di sapere e conoscere che ne ha segnato la vita, testimoniata solo in parte nel suo testamento, quei “Ricordi nel cassetto”, un volume realizzato in proprio che ha voluto donare agli amici, testimonianza di una vita nei suoi risvolti più diversi, ognuno però importante per capire, nella complessità dell’uomo, quanto ha voluto lasciarci in eredità. (lb)