Bagnone: la presentazione ufficiale del “Dopo di noi. Per un futuro costruito insieme”
Era gremita la sala consiliare di Bagnone, la mattina del 19 febbraio scorso, in occasione della conferenza stampa per la presentazione ufficiale del progetto “Dopo di noi. Per un futuro costruito insieme”. In apertura, il saluto del presidente del Consiglio comunale bagnonese, Matteo Marginesi, a nome personale e dell’intera Amministrazione. “Siamo orgogliosi, ha detto Marginesi, di essere in tanti: gente comune, autorità militari, civili, rappresentanti di associazioni di volontariato, in quanto la genesi del progetto, radicata nel senso civico della nostra gente, non ha colori politici, né bandiere, se non quella della solidarietà. Un ringraziamento speciale va a Paolo Bestazzoni, presidente “Aldi”: assieme alla moglie Giuliana, nonostante il periodo difficile che stanno vivendo, restano il cuore pulsante ed il motore trainante di un sogno, a lungo accarezzato, che sta divenendo realtà, grazie al contributo di molti”. “Noi genitori di bambini disabili, ha esordito Bestazzoni, cerchiamo di fare tutto ciò che fanno le famiglie normali. Ci impegniamo affinché siano rispettati i loro diritti: dalla scuola al tempo libero, alle cure, all’inserimento nel mondo del lavoro. Certamente ci assilla il pensiero di chi si prenderà cura di loro quando, come succede per tutti, anche noi ‘partiremo per altri lidi’. Avevamo vinto, nel 2013, un referendum popolare, lanciato dall’allora Comunità Montana, che aveva selezionato dieci Progetti sull’intero territorio. Con il 61,47% dei voti risultammo vincitori, ottenendo l’ingente somma di 250 mila euro, che cominciò a mettere ali alle aspettative. In nostro aiuto è giunta pure la legge 112/2016 ‘Dopo di noi’, entrata in vigore il 25 giugno 2016, che ha riconosciuto specifiche tutele per le persone disabili, disegnando per loro un piano importante di aiuto e di supporto al momento della perdita delle persone care. Obiettivo primario è quello di favorirne l’autonomia onde evitare il ricorso, spesso obbligato e oggi molto esteso, in strutture assistite, predisponendo spazi, appositamente studiati, che ricalchino l’atmosfera familiare”.
Da allora è partita una vera e propria gara di vicinanza e condivisione, nell’intera nostra vallata e oltre. In primis, la famiglia del compianto Maurizio Verrieri, nel ricordo del congiunto e della sua bontà d’animo, ha donato il terreno. Una vasta area di 2.500 mq nella Selva di Filetto, non lontano dal Centro polisportivo “Villasport”. Ad eseguire i lavori, che partiranno a breve ed in breve saranno ultimati, la ditta “Rubner – Haus”, esperta in costruzioni in legno di alta qualità. Per volere dello stesso imprenditore che, come Fondazione “Rubner”, ha offerto 30 mila euro, la struttura dovrà avere tre criteri fondamentali: accessibilità, fruibilità e sicurezza. Altri partner sono la Fondazione Paletti (50 mila euro) e Fondazione Carispezia (80 mila euro). E ancora: Unione dei Comuni, Enti e Associazioni locali, privati con la destinazione del 5 per 1000. Ogni contributo sarà rendicontato pubblicamente, con la massima trasparenza. A fare da filo conduttore degli interventi è stata la sottolineatura dell’integrazione e dell’inclusione, sfida possibile se interiorizziamo che la democrazia esiste perché dà voce alle diversità che sono ricchezze. “Dopo di noi” è un progetto di vita che va preparato con i ragazzi, le loro famiglie e l’intera comunità affinché sia garantita la rete affettiva e relazionale, nel calore e nel rispetto della dignità umana. “Sono commosso e felice, ha detto il sindaco Carletto Marconi, di avere nel Comune che amministro la sede della “Associazione Lunigianese Disabili” (Aldi). Ciò che stamani abbiamo ascoltato conferma che il lavoro svolto in sinergia dà copiosi frutti”. Annalisa Folloni, sindaco di Filattiera, da sempre in prima linea per il volontariato, ha asserito che la Casa dei disabili sarà la casa di tutti noi, in quanto fortemente voluta dalla collettività. Rosanna Vallelonga, direttore della Società della Salute Lunigiana, si è detta soddisfatta del progetto, altamente ambizioso, che valorizza la civile convivenza con, all’orizzonte, la possibilità di aprire, magari a Pontremoli, attività produttive come ad esempio un’osteria gestita dagli stessi ragazzi. Tutto è possibile con l’amore. La sola forza che può unire le conchiglie alle stelle.
Ivana Fornesi
Le caratteristiche della struttura…
A spiegare le principali caratteristiche della struttura (di cui già parlammo sul nostro settimanale) è stato l’arch. Enrico Cibei che, con competenza e passione, si è occupato della progettazione. Ci saranno due piani con zona giorno, area polifunzionale di 27 mq, camere da letto (tre singole, più una grande e una per l’operatore), servizi igienici, lavanderia, cucina che permetterà ai cinque ospiti di “mettere le mani in pasta” nel senso che potranno cimentarsi nella preparazione dei pasti. Al piano superiore zone di ritrovo con la possibilità di godere la bellezza del panorama circostante. Ad unire i piani un ascensore. Semplicità e linearità, tipici dei casolari di campagna. Ambienti accoglienti, colorati, luminosi, con aria sempre pulita, ottimizzazione energetica per il risparmio, materiali consoni al contesto, a partire dal legno. Michael Rubner, responsabile dell’azienda, leader nel settore e delle vendite in Italia, ha precisato che il progetto è bellissimo. Un’ottima idea da realizzare pure in altri luoghi. Una casa, insomma, piena di comodità ma che, soprattutto, dovrà “profumare”, di tenerezza, di comprensione, di sollievo, di attenzione a chi ne fruirà.